La giunta abbandona l'ospedale Ifo. Bocciata la mozione per il potenziamento
L'ospedale Ifo abbandonato a se stesso, è questo di fatto il verdetto annunciato lo scorso 27 gennaio, quando la giunta regionale ha bocciato una mozione per il rilancio di una delle strutture fondamentali per Roma e per la nazione quale l’IRCCS Istituti Fisioterapici Ospedalieri (IFO) Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE)l'Istituto Regina Elena.
L'ospedale Regina Elena opera da ormai quasi un secolo, da qualche anno a questa parte sotto l’attuale giunta ha subito un processo involutivo caratterizzato da un’emorragia di personale con la perdita di ben 8 elementi di rilevanza apicale nel campo dell'oncologia e dal declassamento dell’Unita’ di Fisica Sanitaria e del Servizio di Terapia del Dolore. A questi, si aggiunge la cancellazione del reparto di Chirurgia Addominale, il ridimensionamento delle Unita’ di Medicina Nucleare, del Laboratorio di Patologia Clinica e della Neurochirurgia.
“Eppure la pandemia Covid dovrebbe averci insegnato quanto sia stata devastante la politica dei tagli alla sanità pubblica, che ha sfibrato il servizio sanitario, costringendolo ad affrontare l’emergenza in condizioni di estrema debolezza.”
La struttura necessita di un potenziamento, attuabile attraverso l'incremento di personale e dei servizi al fine di valorizzare come merita uno dei fiori all'occhiello della sanità laziale.
Tuttavia, il potenziamento per via della bocciatura, non ci sarà; la mozione aveva il consenso di tutta l’opposizione, alla fine è terminata 17 a 14, bocciata dalla maggioranza.
Archiviato il tempo dei proclami e delle belle parole a favore dello sviluppo sanitario, si torna ad una realtà amara che vede l’Ifo,punto di riferimento per i pazienti oncologici e valida alternativa agli esodi verso il nord Italia, ed i suoi pazienti penalizzati da scelte politiche dissennate.