NurSind alle Regioni : aumenti ai turnisti, più autonomia e stop ai vincoli per salvare il SSN
Roma, 4 giugno 2025 – Si è aperto oggi un nuovo fronte di dialogo tra istituzioni e rappresentanze sindacali della sanità. Al tavolo, il presidente del Comitato di settore Marco Alparone, il coordinatore della Commissione Salute Massimo Fabi e i sindacati dei dirigenti medici e del comparto sanitario. L’incontro ha come obiettivo trovare una via comune per garantire sostenibilità al Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e valorizzare concretamente i professionisti che lo sostengono ogni giorno.
Il confronto si sviluppa a partire dal documento strategico presentato dalle Regioni lo scorso aprile. Il testo mette nero su bianco la diagnosi della crisi del personale sanitario, proponendo un pacchetto di interventi operativi e una visione di riforma a lungo termine per rilanciare un sistema ormai al limite.
Nel documento si evidenzia come la carenza di operatori sanitari sia diventata una condizione strutturale, alimentata da fattori demografici, carichi di lavoro insostenibili e limiti organizzativi cronici. Nonostante l’incremento numerico di medici e infermieri registrato tra il 2010 e il 2020, il rapporto tra infermieri e medici in Italia resta tra i più bassi dell’area OCSE, fermo a 1,5 contro una media di 2,5. A questo si aggiungono età avanzata del personale, ondate di dimissioni post-Covid e la scarsa attrattività delle professioni sanitarie.
Tra i protagonisti del confronto, il sindacato infermieristico NurSind ha sottolineato l’urgenza di interventi mirati: incremento salariale per il personale turnista, maggiore autonomia professionale, abolizione definitiva del vincolo di incompatibilità e razionalizzazione dei corsi di laurea sanitari con contenuti sovrapponibili.
Le trattative sono solo all’inizio, ma il messaggio è chiaro: salvare il SSN richiede scelte coraggiose e immediate.