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Sospensioni sanitari non vaccinati: a rischio terapie salvavita

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 22/09/2021 vai ai commenti

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In tutta Italia, ad oggi, si contano 36mila operatori sanitari no vax Covid,  tra infermieri, medici ed oss, 36 mila certe sospensioni, che se applicate, metterebbero in serio rischio la tenuta dell’assistenza.

E’ il grido d’allarme della Conferenza delle Regioni, che in una nota al Ministero della Salute, chiede che vengano emanate delle linee guida sulla sostituzione del personale sanitario non vaccinato.

Nella nota si legge – l’applicazione della normativa sull’obbligo vaccinale, pone le aziende sanitarie di trasferire o sospendere gli operatori sanitari non vaccinati, con conseguente riduzione del numero di operatori disponibili per assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie e socio sanitarie. Tale riduzione, unitamente all’impossibilità di reclutamento di figure professionali in sostituzione, per indisponibilità delle medesime sul mercato del lavoro, potrebbe comportare specifiche difficoltà nella erogazione delle prestazioni assistenziali, così come già accade in alcune regioni.

Conclude- si ravvisa la necessità di chiedere al Ministero della Salute, la definizione di linee guida, sulle misure da adottare, qualora in conseguenza della sospensione o trasferimento del personale sanitario non vaccinato, si dovesse creare una situazione di carenza do personale, tanto da compromettere la regolare erogazione delle prestazioni sanitarie ed assistenziali, a partire dalle prestazioni relative alle terapie salvavita.