Gli infermieri prendono d'assalto la pagina facebook di Brunetta: la pazienza è finita
Come molti di noi ricorderanno, il 15 Ottobre 2020, NurSind fu promotore di una manifestazione che ebbe luogo in contemporanea sia a Piazza Montecitorio, che a Piazza del Popolo.
Scopo di quella iniziativa, fu quello di sensibilizzare il Governo in merito all'estrema necessità di riconoscere agli Infermieri il prezioso contributo prestato durante la pandemia, proponendo di passare dalle parole ai fatti, concretizzando le tante promesse e le lodi elargite agli "eroi" nell'attribuzione di una specifica indennità professionale da corrispondere in busta paga fin da subito.
In quell'occasione, il Segretario Nazionale NurSind Andrea Bottega, lanciò un monito al legislatore:
"Abbiamo sostenuto il sistema sanitario, ora chiediamo al sistema e alla politica di sostenere le nostre rivendicazioni, un’area autonoma di contrattazione, un incremento sostanziale dell’indennità professionale specifica, dotazioni di personale siano adeguate, un numero adeguato di figure di supporto, la rimozione del limite di incremento dei fondi contrattuali che taglia i nostri stipendi di anno e anno, pari dignità tra le professioni sanitarie ed uguaglianza di trattamento nell’accesso alla libera professione – e conclude - al Parlamento e al Governo diciamo: non lasciate dunque che ancora una volta il nostro grido d’aiuto trovi le Vostre orecchie sorde, non sprecate quest’occasione per riconoscere quanto già il popolo ha apprezzato.
Date dignità al lavoro di chi, tutelando la salute, permette a ciascuno di Voi, di noi, di realizzare la propria vita. Se non ora, quando?"
La proposta di NurSind trovò accoglimento nell'art 66 della bozza del Bilancio, che destinava agli infermieri dipendenti dalle aziende e dagli enti del Servizio sanitario nazionale, nell’ambito della contrattazione collettiva nazionale del triennio 2019- 2021 relativa al comparto sanitaÌ€ eÌ€ definita, nei limiti dell’importo complessivo annuo lordo amministrazione di 335 milioni di euro, una indennitaÌ€ di specificitaÌ€ infermieristica da riconoscere al predetto personale con decorrenza dal 1° gennaio 2021 quale parte del trattamento economico fondamentale.
Grazie all'azione di NurSind, quindi, il Governo riconobbe l'indennità professionale specifica, ma subordinò il riconoscimento della stessa al rinnovo del CCNL.
Rinnovo che, purtroppo, si allontana sempre di più dall'essere di fatto attuato, ergo, visto il dilatarsi dei tempi e l'incertezza regnante in merito alla garanzia degli stessi, NurSind ha proposto degli emendamenti alla attuale manovra di bilancio che consentano di percepire l'indennità professionale specifica compresa degli aumenti e dei rispettivi arretrati, già da Gennaio 2022.
"se l’emendamento non passerà giocoforza sarà dichiarato lo sciopero" ha tuonato il Segretario Nazionale, Andrea Bottega.
Affermazioni che non sono piaciute al Ministro Brunetta, secondo il quale ha parlato di "interpretazioni sconcertanti e attacchi pretestuosi" in un post apparso sulla sua Pagina Facebook istituzionale. Post che si conclude così: "Le risorse ci sono, i contratti sono in via di definizione. Con la collaborazione costruttiva di tutti sarà possibile chiudere il contratto già all’inizio del prossimo anno. Con decorrenza dell’indennità dal 1° gennaio 2021."
Secondo il Ministro, quindi, gli Infermieri possono aspettare. Possono aspettare quella indennità che però, ai Medici è stata corrisposta in busta paga sin da subito, già dal Gennaio 2021.
Ovviamente, la consapevolezza di quanto sopra, la disparità di trattamento rispetto ai medici, la mancata riconoscenza del Ministro nei confronti degli Infermieri e del loro contributo che tutt'ora prestano durante la Pandemia (giova in tal senso ricordare i tanti colleghi deceduti a causa del CoVid, contratto nell'esercizio delle proprie funzioni professionali, e le decine e decine di migliaia che hanno sofferto a causa del contagio ed ancora oggi riportano sintomi correlati), hanno spinto molti Colleghi a lasciare un commento per rispondere a Brunetta, ne riportiamo alcuni:
- si deve agli INFERMIERI Italiani riconoscenza e gratitudine e non solo promesse da politicanti. Gli Infermieri Italiani TUTTI hanno dimostrato professionalità e senso del dovere in questi 2 anni di pandemia da SarsCov2-Covid-19, non si sono tirati indietro, sempre GLI INFERMIERI nemmeno quando SONO STATI MANDATI AL FRONTE a combattere ad armi impari un nemico subdolo, Siamo stati definiti eroi, santi, eccellenza, persone con un senso di sacrificio elevato, ci avete dedicato un francobollo, adesso vogliono assegnarci il premio Nobel... sinceramente Signor Ministro avremmo accettato sicuramente molto più volentieri che la nostra indennità di specificità ci fosse stata erogata oggi è non alla firma del rinnovo del CCNL, questa ennesima negazione ci causa davvero tanto rammarico e tristezza e penso che a tempo debito molti di NOI ricorderanno.
- Continui pure a commediare ma è arrivato il momento di riconoscere seriamente un ccnl adeguato alla nostra professione, ci occorre serietà e non parole che poi non trovano corrispondenza. Siete ancora in tempo lei e tutta l’istituzione politica per concretizzare un giusto riconoscimento agli infermieri.
- Perché ai medici e stato erogato subito ? Come hanno fatto ad ottenerlo da subito? Le credo, ma mi spieghi questa differenza
- Vogliamo stipendi degni del carico di responsabilità civili e penali che abbiamo e che sia valutato il nostro titolo di studio.