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Contatto con Covid positivo. Qual è il giorno giusto per fare il tampone?

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/12/2021

Professione e lavoroStudi e analisi

I test rapidi, molecolari e antigenici non hanno la stessa affidabilità e ognuno ha una diversa finestra temporale per non incorrere in falsi negativi.

I test su scala di popolazione sono emersi come una delle principali strategie di intervento per gestire la pandemia di COVID-19. Man mano che la trasmissione comunitaria si è radicata all'interno dei paesi, l'utilità dei test su scala di popolazione è stata oggetto di accesi dibattiti. Sebbene i test diffusi siano stati proposti come soluzione per sopprimere e persino fermare la pandemia, sono diventati evidenti anche i limiti e le lacune nei test su scala di popolazione e sia il costo che l'efficacia dei test di massa sulla riduzione della trasmissione virale sono stati oggetto di accesi dibattiti.

I vantaggi di test diffusi sono stati ampiamente dibattuti, con i ricercatori che sostengono che lo screening di grandi popolazioni con bassi tassi di infezione è costoso e inefficace, poiché la maggior parte dei risultati positivi sono falsi positivi. Inoltre, l'efficacia dei test su scala di popolazione diventa sempre più marginale man mano che la prevalenza virale diminuisce e i test da soli sembrano insufficienti per eliminare la trasmissione virale. Pertanto, i ricercatori hanno sostenuto che i test dovrebbero essere riservati a individui sintomatici, contatti tracciati, popolazioni chiuse o gruppi ad alto rischio con una maggiore probabilità di infezione, laddove questo approccio si sia dimostrato efficace e utilizzato in coordinamento con altri interventi, come quelli regionali mirati. blocchi o restrizioni di viaggio.

Se si scopre di essere stati a contatto con una persona positiva o si teme un contagio da Covid-19, è importante scegliere il giorno giusto per fare un test. A seconda di quanto tempo è passato dall’ipotetico contagio da Sars-Cov-2, i diversi tipi di esami hanno una diversa probabilità di risultare falsi negativi (cioè la persona è infetta ma risulta negativa all’esame).

Il test più affidabile è il tampone molecolare, che risulta piuttosto preciso (90-95%) già a partire dal terzo giorno successivo all’esposizione al virus. I tassi di positività del molecolare restano piuttosto affidabili anche dopo due settimane.

Il test rapido antigenico, cioè quasi tutti quelli fatti in farmacia, sono generalmente meno affidabili (60-70%) e hanno una finestra che va dal quarto al decimo giorno successivo al contagio. Se fatti prima, o dopo, hanno tassi molto alti di falsi negativi.

Infine, il test sierologico (quello eseguito mediante prelievo di sangue), riesce a rilevare la presenza di anticorpi IgM a partire dal 9° giorno fino a un mese dopo il contagio e gli anticorpi IgG dalla terza settimana in avanti.

 

 

Nature Reviews Genetics