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Guasto all'aria condizionata del S.Camillo: pazienti infermieri ed operatori sanitari a bagnomaria.

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La Redazione
Pubblicato il: 06/07/2022

Comunicati StampaLazioNurSind dal territorio

Un guasto all’impianto di climatizzazione sta mettendo a dura prova gli Infermieri ed operatori sanitari al padiglione Maroncelli 1A, ora Covid Center, dell’ospedale San Camillo di Roma. Lo denuncia in una nota, inviata ai vertici dell'Azienda romana, il segretario aziendale NurSind dell'ospedale S.Camillo, Raffele Piccari. 

"E' inaccettabile lavorare in una situazione di pericolo lavorativo - afferma Raffaele Piccari - che si presenta al Maroncelli 1A, ora COVID, causa mancato funzionamento dell’aria condizionata, situazione peraltro peggiorata dopo la restituzione dei climatizzatori prestati temporaneamente avvenuta in data 04/07, e il tutto senza assolutamente considerare i fattori di rischio individuali che associati allo stress termico cagionano un aumento di rischi e di effetti negativi sulla salute del lavoratore. Secondo linea guida aziendale i colleghi infermieri nell’UnitaÌ€ Operativa Maroncelli 1A indossano tute di protezione Cat.III livello 2 e, come sappiamo bene, queste sono tute che trattengono calore e, in un contesto stressogeno, il tutto può tradursi in una minore capacitaÌ€ di rispondere agli stimoli e ai pericoli imprevisti oltre che ad un aumento della disattenzione e del rischio infortuni".

Il sindacato degli Infermieri ha proposto ai vertici del San Camillo di adottare alcune misure, quali l'incremento del personale Infermieristico, per un aumento del minutaggio delle pause aggiuntive normalmente previste nei protocolli aziendali, in attesa del ripristino di temperature accettabili.

Il NurSind ritiene inammissibile che un reparto COVID operi senza un regolare funzionamento dell’aria climatizzata e chiede "l’immediato ripristino sopratutto per rendere accettabili le condizioni lavorative degli operatori e inoltre, in attesa dell’adeguamento tecnologico, chiede l’applicazione di misure organizzative che possano tutelare il lavoro ai colleghi infermieri e, non ultimo, la salute dei pazienti ricoverati. Ormai il personale è allo stremo delle forze e della sopportazione di questa situazione così devastante per tutti".

"Precisiamo - conclude Piccari - che in caso di assenza di risposta della presente e di mancata attuazione immediata delle misure di prevenzione richieste, si procederà alla denuncia della situazione di rischio agli organi di vigilanza territoriali".