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Pisa, allarme Nursind: carenza personale dipartimento cardiotoracico. Rischio collasso turni estivi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/05/2025

NurSind dal territorioToscana

 

PISA – Scatta l’allarme del Nursind sulla carenza di personale nel dipartimento cardio-toraco-vascolare dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana. Secondo il sindacato, la situazione ha raggiunto livelli critici, con ricadute gravi sull’organizzazione del lavoro e sull’assistenza ai pazienti, in particolare nel blocco operatorio, dove la gestione delle emergenze risulta sempre più difficile.

Nel dettaglio, mancano all’appello 16 infermieri, 6 operatori socio-sanitari e 6 tecnici della perfusione cardiovascolare, numeri che non tengono conto del personale aggiuntivo necessario per garantire la copertura notturna in ogni reparto. Il risultato, spiega il sindacato, è un ricorso continuo a straordinari, con ferie ridotte al minimo e turni scoperti che mettono sotto pressione gli operatori.

"La situazione rispecchia le criticità diffuse in tutta l’Aoup – sottolinea Daniele Carbocci, segretario territoriale NurSind e membro del Direttivo nazionale – e rende impossibile garantire un'assistenza adeguata senza gravare ulteriormente su chi lavora". Nei reparti, solo Cardiologia 1 e Pneumologia hanno copertura OSS durante la notte; altrove, la loro assenza costringe gli infermieri a mansioni non di competenza, aggravando il problema del demansionamento.

Un quadro in progressivo peggioramento

Nel dettaglio dei reparti, il sindacato traccia un bilancio preoccupante:

  • Cardiologia 1: un’infermiera in gravidanza e un OSS in pensione non sono stati sostituiti.

  • Cardiologia 2: un’infermiera assente per malattia da 18 mesi e un OSS in pensione da oltre due anni, mai rimpiazzati.

  • Chirurgia vascolare: un’infermiera in gravidanza e una trasferita senza reintegro.

  • Chirurgia toracica: due pensionamenti di infermieri non coperti, mentre cinque usufruiscono della legge 104, generando fino a 15 giorni di turni scoperti.

  • Pneumologia: due infermiere in gravidanza o in aspettativa non sostituite.

  • Cardiochirurgia-emodinamica: un infermiere e tre colleghi con legge 104 lasciano scoperti nove giorni mensili di turni; anche qui un OSS è in lunga malattia.

  • Emodinamica-aritmologia: un OSS in pensione da un anno non è stato rimpiazzato; mancano due tecnici della perfusione.

  • Blocco operatorio: carenza di sei infermieri, due OSS e quattro tecnici della perfusione cardiovascolare.

Estate: 40 posti letto in meno

In vista del periodo estivo, il sindacato prevede un ulteriore peggioramento. La combinazione tra carenze di personale e necessità di garantire le ferie porterà, secondo le stime, a una riduzione di 40 posti letto sui 120 attualmente disponibili per i ricoveri. "Non sono previste assunzioni temporanee – denuncia Carbocci – e la direzione aziendale, pur sollecitata più volte, non ha adottato misure concrete".

Un nodo strategico per il futuro dell’ospedale

Per il sindacato, la risoluzione del problema non è rinviabile: "È difficile immaginare il funzionamento del nuovo ospedale e il mantenimento dei servizi senza un numero adeguato di professionisti sanitari. La nuova direzione aziendale dovrà mettere questa emergenza tra le sue priorità".