Un medico o una ex infermiera? Chi sarà alla guida del Ministero della Salute
Salute
Ancora pochi giorni e sapremo chi è il futuro ministro della Salute. In una giravolta di nomi, che dava tra i papabili anche Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico di Berlusconi, tiratosi dalla corsa per il ruolo di ministro della Salute del governo Meloni, restano in corsa Guido Bertolaso e Licia Ronzulli (Clicca qui per saperne di più), un medico ed una ex infermiera.
Chi è Guido Bertolaso
Guido Bertolaso (Roma, 20 marzo 1950) è un funzionario e medico italiano, dal 2001 al 2010 direttore del Dipartimento della protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri e dal 2008 al 2010 sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all'Emergenza rifiuti in Campania nel IV Governo Berlusconi. Ha ricoperto inoltre l'incarico di commissario straordinario per le seguenti emergenze: Terremoto dell'Aquila, Crisi dei rifiuti in Campania, vulcani nelle Eolie, aree marittime di Lampedusa, bonifica del relitto della Haven, rischio bionucleare, Mondiali di ciclismo di Varese del 2008, presidenza del G8 dell'Aquila del 2009, area archeologica romana, prevenzione da rischi SARS, frana a Cavallerizzo (frazione di Cerzeto, CS), dal 2005 al 2010, commissario delegato per l’Emergenza incendi boschivi dal 2007 al 2010. Nel 2020 viene chiamato in via straordinaria a ricoprire l'incarico di consulente in Lombardia, Marche, Sicilia e Umbria per l'emergenza COVID-19.
Procedimenti giudiziari
Indagine sul G8 de La Maddalena
Il 10 febbraio 2010 è stato raggiunto da un avviso di garanzia nell'ambito di un'inchiesta sugli appalti del G8 che avrebbe dovuto svolgersi a La Maddalena e poi spostato all'Aquila. In seguito al provvedimento ha rimesso nelle mani del Consiglio dei Ministri la sua nomina a Capo Dipartimento della Protezione Civile Nazionale e Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle emergenze, le dimissioni sono state però respinte dal Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.
Secondo l'accusa Bertolaso, insieme a diversi imprenditori e altri membri della Protezione Civile, sarebbe stato coinvolto in un meccanismo di subornazione, comprendente altri personaggi di rilievo degli ambienti dell'amministrazione pubblica (tra cui l'ex Presidente del Consiglio Superiore dei lavori pubblici Angelo Balducci), della politica e dell'imprenditoria, ruotante intorno a scambi di favori di svariata natura, anche sessuale, in cambio di appalti. Lo stesso Bertolaso, secondo il GIP di Firenze sarebbe stato fruitore "non solo di massaggi, ma di vere e proprie prestazioni sessuali". Bertolaso si è lamentato per il mancato interrogatorio della massaggiatrice, che comunque ha rilasciato un'intervista. I pm stanno inoltre cercando di chiarire la provenienza di numerose rate di un affitto mensile di 1 500 euro per un appartamento in via Giulia, pagate, secondo il proprietario della casa, l'attore Raffaele Curi, da Angelo Zampolini, factotum di Diego Anemone, imprenditore romano proprietario insieme al fratello del Salaria Sport Village di Roma che avrebbe ricevuto alcuni importanti appalti pubblici dalla Protezione Civile.
Il 15 giugno, dopo un interrogatorio a Perugia, Bertolaso ha affermato che l'appartamento gli era stato dato in affitto da un amico, che si era rivolto all'Arcivescovo di Napoli ed ex Prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli Crescenzio Sepe. Bertolaso si è difeso, all'immediato scoppio del ciclone mediatico, sostenendo la legittimità del suo operato come "servitore dello Stato", ammettendo nondimeno la possibilità che durante la propria gestione della protezione civile l'operato di alcuni dei suoi collaboratori possa essergli sfuggito.
Il 12 luglio 2014 la Procura chiede l'archiviazione del caso. Il 9 agosto 2014 il giudice per le indagini preliminari accoglie la richiesta della procura e dispone l'archiviazione del procedimento in relazione a tutte le ipotesi di reato concernenti le vicende del porto-arsenale della Maddalena.
L'8 febbraio 2018 in relazione agli appalti del G8 viene assolto perché "il fatto non sussiste", mentre vengono condannati Balducci (6 anni e 6 mesi) e Anemone (6 anni).
Il 31 marzo 2021 Bertolaso e l’allora funzionario della Protezione Civile Angelo Borrelli vengono assolti dalla Corte dei Conti perché “il fatto non sussiste” dato che non c’è stato un danno erariale.
Inchiesta sul terremoto dell'Aquila
Il 24 gennaio 2012 viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura dell'Aquila per omicidio colposo. Si potrebbe avere, dunque, un processo bis del procedimento contro la Commissione "Grandi Rischi" (la quale si riunì all'Aquila il 31 marzo 2009, cinque giorni prima del tragico terremoto) perché accusata di avere sottovalutato il pericolo del terremoto, causando così la morte di 309 persone. Il 30 gennaio 2013 la Procura dell'Aquila chiede l'archiviazione del caso; tuttavia il 15 agosto 2013 la richiesta è respinta dal GIP, che dispone nuove indagini.
Il 22 novembre 2013 la Procura chiede nuovamente l'archiviazione del caso.
In seguito alle proteste delle parti civili, l'indagine è avocata dalla Procura Generale presso la Corte d'Appello. Questa divide l'indagine in due tronconi, chiedendo l'archiviazione per il primo e il rinvio a giudizio per il secondo. Il 22 giugno 2015 il GIP archivia il primo troncone dell'inchiesta.
Il 29 ottobre Bertolaso viene rinviato a giudizio con l'accusa di omicidio colposo plurimo, per quanto riguarda il secondo troncone dell'inchiesta.
Il 20 settembre 2016, la difesa di Bertolaso rinuncia a presentare i propri testimoni, ma anche alla prescrizione del reato, che era prevista per il 6 ottobre. Il 30 settembre, il Tribunale dell'Aquila assolve Bertolaso dalle accuse per "non aver commesso il fatto". La sentenza di assoluzione viene confermata in appello il 17 luglio 2018.