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Corte di Giustizia. Uso continuo del PC? Datore di lavoro deve farsi carico del costo occhiali

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 20/02/2023

La SentenzaLeggi e sentenzeProfessione e lavoro

Il datore deve farsi carico del costo dei dispositivi per la vista acquistati dai propri dipendenti addetti al videoterminale, attraverso il rimborso delle spese sostenute o mediante la fornitura diretta di lenti o occhiali.

A stabilirlo con la sentenza emessa, il 22.12.2022, nella causa C-392/21, la Corte di Giustizia UE.

I fatti

Il dipendente ricorre in giudizio chiedendo di ottenere dal datore la fornitura di occhiali resisi necessari a causa del peggioramento della sua vista ricollegabile all’uso continuo del videoterminale nel luogo di lavoro. Il Tribunale rumeno – investito della questione – chiede alla Corte di giustizia UE, mediante un rinvio pregiudiziale, se tale diritto sia contemplato dalla Direttiva89/392 (che promuove il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori) e/o dalla Direttiva 90/270 (che richiede il rispetto delle prescrizioni minime finalizzate a garantire un migliore livello di sicurezza per i posti di lavoro dotati di videoterminali).

La sentenza La Corte di Giustizia rileva, preliminarmente, che l'art. 9 della Direttiva 90/270 prevede che i lavoratori addetti ai videoterminali beneficino di un adeguato esame degli occhi e della vista, sia prima di iniziare l'attività che durante l’esecuzione della stessa, in modalità periodica e nel caso in cui subentrino disturbi visivi.

Per la sentenza, al diritto di visita agli occhi, se occorre, è necessario associare la fornitura di dispositivi di correzione, senza oneri a carico dei dipendenti interessati. Su tali presupposti, la CGUE afferma che, in tali circostanze, il datore è obbligato a fornire direttamente il dispositivo di correzione (lenti o occhiali) resosi necessario o a rimborsare il relativo costo nel caso in cui la spesa sia stata già sostenuta dal lavoratore.