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Come partecipare ad un concorso pubblico? Guida per gli studenti

Isabella La Pumadi
Isabella La Puma
Pubblicato il: 21/02/2023

Professione e lavoroStudenti infermieri

Una volta conseguita l’agognata laurea in infermieristica è frequente decidere di entrare nel mondo della sanità pubblica attraverso la partecipazione ad un concorso pubblico..

Quali tipi di concorso esitono?

I concorsi per esami , prevedono diverse prove, una scritta, una a contenuto tecnico – pratico e una orale. La prova orale necessariamente comprende l’accertamento della conoscenza di una lingua straniera tra quelle indicate nel bando.

I concorsi pubblici per titoli. Viene stilata una graduatoria sulla base esclusivamente dei titoli posseduti alla data di presentazione della domanda di partecipazione.

I concorsi pubblici per titoli ed esami. Questo tipo di concorso prevede la creazione di una graduatoria che non tiene solamente conto delle prove di esame, ma anche dei titoli posseduti. I titoli più importanti da indicare sono: laurea, la formazione post – laurea (master, laurea magistrale, dottorato, ecc …); pubblicazioni.

La prima regola da seguire è leggere attentamente il bando che viene pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sui Siti Istituzionali (Bur). Il bando è la fonte ufficiale del concorso. Contiene tutte le informazioni utili per predisporre la domanda di partecipazione, i requisiti per l’ammissione, i termini di presentazione, i documenti da allegare. Il bando indica anche sempre la data e il luogo delle prove e le materie di esame.

Cosa deve contenere assolutamente il bando di concorso?

  • Termine e modalità di presentazione delle domande

  • Avviso per la determinazione del diario

  • Sede delle prove

  • Le materie oggetto delle prove scritte, tecnico - pratiche ed orali

  • La votazione minima richiesta per il superamento delle varie prove

  • I requisiti soggettivi generali e particolari richiesti per l’ammissione all’impiego (es. diploma o laurea in infermieristica; iscrizione all’albo professionale)

  • I titoli che danno luogo a precedenza o a preferenza a parità di punteggio

  • Le percentuali dei posti riservati al personale interno, o a favore di determinate categorie.

Una volta letto attentamente il bando è il momento di preparare la domanda di partecipazione. Di norma all’interno del bando viene fornito un fac simile della domanda da presentare. Nella domanda si richiede di indicare i requisiti generici e i requisiti specifici richiesti dal bando, con informazioni aggiuntive.

Altri documenti importanti e sempre richiesti sono il curriculum vitae e la dichiarazione sostituita dell’atto di notorietà.

il curriculum vitae deve essere chiaro, sintetico e fornire tutte le informazioni che possono essere utili all’amministrazione per controllare la veridicità dei titoli dichiarati. È ormai uso comune l’utilizzo del curriculum vitae in formato europeo, che permette una standardizzazione del documento e può essere utilizzato anche qualora si decida di presentarlo in un paese dell’Unione Europea. E’ importante ricordare che il curriculum deve essere sempre datato e firmato.

Il curriculum si divide in formativo e lavorativo, sul curriculum formativo, occorre indicare dall’ultimo titolo conseguito al primo. Per quanto riguarda il curriculum lavorativo, si indica sempre l’ultima esperienza lavorativa effettuata o ancora in atto, e si va poi a ritroso. Va sempre indicato:

  • l’inizio e la fine dell’esperienza lavorativa

  • il nome e l’indirizzo dell’azienda o ente

  • il profilo professionale ricoperto

  • il tipo di rapporto di lavoro

La dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà contiene le certificazioni che riguardano documenti che il candidato è impossibilitato a presentare (es. la pergamena di laurea). Di norma questa dicitura è riportata sul fac simile della domanda di concorso.

Ogni concorso pubblico prevede lo svolgimento di prove specifiche scritte e orali e lì dove il numero dei candidati risulta superiore ai posti disponibili si deve affrontare anche la prova preselettiva. Solo al termine di tutte le prove, risultati idonei al concorso, viene stilata una graduatoria per le assunzioni.

Come funzionano le graduatorie di un concorso pubblico?

I candidati che partecipano ad un concorso pubblico, se vincitori, vengono assunti per graduatoria. Significa che le assunzioni partono da chi ha ottenuto il punteggio migliore posizionandosi in alto nelle graduatorie. La graduatoria viene stilata solo dopo la conclusione del concorso e risulta della somma del punteggio a ottenuto alle prove di concorso a cui devono essere aggiunti i punteggi relativi ai titoli.

Una volta approvate dalla Commissione, le graduatorie devono essere rese pubbliche, per obbligo di pubblicità legale e dal giorno della pubblicazione ufficiale delle graduatorie è possibile impugnarle e fare ricorso entro un massimo di 60 giorni dalla pubblicazione.

Per impugnare una graduatoria di un concorso pubblico si può o presentare istanza presso l’amministrazione che ha emesso il bando, o presentare ricorso al Tar.

Chi ha ottenuto il punteggio più alto risulta vincitore del concorso pubblico e se accetta di firmare il contratto viene assunto dall’ente banditore. Se chi ha vinto un concorso pubblico non accetta l’assunzione, la graduatoria scorre fino a raggiungere il numero dei posti indicati nel bando. Stando a quanto previsto dalle leggi in vigore, a parità di punteggio si preferisce il candidato più giovane di età.

Secondo quanto previsto dalle norme attuali, le graduatorie di un concorso pubblico hanno una validità di tre anni ma si tratta di un tempo non universale perché a seconda del concorso bandito o dell’ente che lo ha bandito la durata può essere differente.

 

Isabella La Puma