15 giorni di riposo biologico. A chi spettano e come si calcolano
L’articolo 110 del CCNL comparto sanità 2019-21, norma l’istituto del “riposo biologico” e recita:
- al personale, ivi inclusi i tecnici sanitari di radiologia medica, esposto in modo permanente al rischio radiologico, ai sensi dell’art. 109 comma 2 (IndennitaÌ€ dirischio radiologico), competono 15 giorni consecutivi di riposo biologico da fruirsi entro l’anno solare di riferimento in una unica soluzione.
- il predetto periodo viene riproporzionato sulla base dei mesi di effettivo periodo di esposizione nel corso dell’anno di riferimento computandosi come mese intero i periodi superiori a quindici giorni. Sono esclusi dal computo delle assenze i 15 giorni di cui al comma 1, le ferie e le festivitaÌ€ soppresse
Rispetto al precedente contratto, non cambia sostanzialmente nulla. Andiamo però a vedere cosa si intende per consecutivi e come vanno calcolati i 15 giorni di riposo biologico.
I 15 giorni di riposo biologico vengono considerati in senso unitario senza possibilitaÌ€ di frazionamento e senza alcun riferimento ai giorni lavorativi quindi indipendentemente dal particolare svolgimento dell’orario settimanale.
Con la parola consecutivi, si intende di calendario, rendendo irrilevante la presenza o meno di festività nel periodo di riferimento, e non secondo i giorni lavorativi, come avviene, invece, per le ferie ordinarie. Nel periodo di 15 giorni di ferie aggiuntive da usufruirsi in un'unica soluzione, vanno ricompresi e restano quindi assorbiti le festività, i giorni domenicali e il sabato.
Riproporzionamento come e quando
I 15 giorni di riposo biologico, vanno riproporzionati in base ai mesi di effettivo lavoro. La precisazione si riferisce alla riduzione dei giorni in base alle assenze dal sevizio effettivo, con l’esclusione delle assenze per ferie e festività soppresse. Ovvero, se nell’anno di riferimento, un dipendente è stato assente un mese e mezzo per la malattia, permessi personali o altri permessi o ancora congedi di qualsiasi tipo, i giorni di riposo biologico diventano 13.
A chi spetta il riposo biologico
Riguardo la fruizione del riposo biologico, si precisa che tale diritto è sussidiato non dalla qualifica, ma dalla effettiva esposizione a rischio da radiazioni e, quindi, dal regime probatorio concernente l'accertamento delle condizioni ambientali, che caratterizzano le "zone controllate".
Infatti il predetto periodo di riposo biologico ha il suo fondamento nell’esigenza del recupero biologico di chi si spone per motivi professionali al rischio da radiazioni.
Al riguardo è utile rammentare che la valutazione in ordine alla necessità o meno della fruizione del periodo di riposo biologico da parte dei dipendenti viene effettuata dalle aziende sulla base delle risultanze di quanto misurato - circa l'effettiva esposizione al rischio da radiazioni- dagli organismi preposti (esperto qualificato) ai sensi del D.Lgs. 230/1995.
Pertanto, "il periodo di riposo biologico" non spetta al personale di radiologia che per varie ragioni non presta la propria attività "in zone controllate".