Sentenza Corte di Cassazione sui permessi Legge 104: i chiarimenti di NurSind Ascoli Piceno
La recente sentenza della Corte di Cassazione (n. 21416 del 14 agosto 2019) ha sollevato importanti chiarimenti riguardanti l'utilizzo dei permessi per assistenza familiare previsti dalla Legge 104, particolarmente per quanto concerne i familiari ricoverati in strutture sanitarie pubbliche e/o private.
Maurizio Pelosi, segretario territoriale del NurSind Ascoli Piceno, ha esposto con precisione l'impatto di questa sentenza sulle dinamiche lavorative di chi assiste familiari disabili. "La sentenza ha confermato i principi riguardanti la fruizione dei permessi relativamente al familiare ricoverato nelle strutture pubbliche e/o private," ha spiegato Pelosi.
Dettagli della Legge 104
In base alla normativa attuale, i giorni di permesso possono essere utilizzati per accompagnare il portatore di handicap fuori dalla struttura per visite mediche o accertamenti diagnostici, mentre è fatto divieto di utilizzare i permessi quando il familiare è assistito 24 ore su 24 da strutture che offrono completa assistenza sanitaria, come RSA e Hospice. Queste restrizioni non si applicano nei casi eccezionali, quali il familiare in stato vegetativo persistente o minori con disabilità in situazione di gravità, dove è documentata l'esigenza di assistenza continua da parte di un genitore o familiare.
Eccezioni e situazioni speciali
È possibile, invece, usufruire dei permessi in caso di ricovero a tempo pieno in strutture residenziali di tipo sociale, come case di riposo e comunità alloggio, che non sono in grado di fornire un’assistenza sanitaria continuativa.
Appello di NurSind
In risposta alla sentenza, NurSind Ascoli Piceno ha fatto un appello alla Azienda Sanitaria Territoriale affinché informi tempestivamente tutti i dipendenti sulle procedure di concessione dei permessi. "Sollecitiamo una comunicazione chiara e tempestiva per evitare incertezze e garantire che i diritti dei lavoratori siano pienamente rispettati," ha sottolineato Pelosi.
L’Azienda ha prontamente risposto, affermando quanto sollecitato da NurSind.