Gravi effetti collaterali dell'antidolorifico metamizolo: Ema indaga su principio attivo Novalgina
Sul sito dell'Agenzia Italiana del Farmaco è stato pubblicato un comunicato concernente le raccomandazioni dell'EMA per l'utilizzo dell'antidolorifico metamizolo.
Dopo aver esaminato i dati sul rischio di agranulocitosi per il metamizolo, il PRAC ha concluso che le avvertenze esistenti nelle informazioni sul prodotto dovranno essere aggiornate. Il Comitato ha raccomandato agli operatori sanitari di informare i pazienti di interrompere l'assunzione di questi medicinali e di rivolgersi immediatamente al medico se sviluppano sintomi di agranulocitosi.
Le informazioni sul prodotto verranno aggiornate per aumentare la consapevolezza del rischio noto di agranulocitosi e facilitarne la rilevazione e la diagnosi precoce.
L'agranulocitosi è una condizione patologica acuta che determina una grave riduzione dei globuli bianchi circolanti nel sangue. Il risultato di questa alterazione determina, in particolare, una carenza di leucociti polimorfonucleati (o granulociti), un particolare tipo di globuli bianchi che intervengono nella difesa dell'organismo.
In presenza di agranulocitosi, la concentrazione dei granulociti (neutrofili, basofili ed eosinofili) scende ai livelli inferiori a 100 cellule/mm³ di sangue.
L'agranulocitosi può esporre i pazienti ad un'elevata probabilità di contrarre infezioni, in quanto la granulocitopenia determina una soppressione del sistema immunitario. Tale rischio è strettamente correlato alle cause, al grado e alla durata della patologia.
Alla base dell'agranulocitosi può esistere un'alterazione della mielopoiesi midollare (il midollo osseo non riesce a produrre un numero sufficiente di granulociti) oppure un'aumentata distruzione di queste cellule del sangue.
L'agranulocitosi acquisita si verifica più spesso come risultato di una terapia farmacologica, mentre la forma congenita è presente sin dalla nascita.