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Tar annulla concorso al Sant’Anna e San Sebastiano: Nursind chiede chiarezza

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 06/05/2025

CampaniaNurSind dal territorio

 

Caserta – La sentenza del TAR Campania scuote l’Azienda ospedaliera “Sant’Anna e San Sebastiano”: annullata la delibera che approvava la graduatoria del concorso per dirigente delle professioni sanitarie. Una decisione che impone uno stop a tutte le nomine collegate e riapre il dibattito sulla trasparenza nelle procedure concorsuali.

Il tribunale amministrativo ha accolto il ricorso presentato da Nicola Raiano, che contestava un errore nel punteggio attribuito ai titoli di carriera. In particolare, non sarebbe stato riconosciuto correttamente il servizio svolto in radiologia medica presso l’Istituto Pascale dal 2004 al 2022, durante il quale aveva anche ricoperto un incarico di responsabilità. Un errore formale nel curriculum, mai sanato in fase di valutazione, ha compromesso il suo punteggio e quindi la posizione in graduatoria, dove era stato collocato al decimo posto.

La commissione esaminatrice, secondo il giudice amministrativo, non ha concesso al candidato la possibilità di rettificare l’inesattezza. Il concorso risulta quindi viziato, con la conseguente nullità degli atti approvati a ottobre 2023. L’azienda è stata inoltre condannata a pagare 3.000 euro di spese legali.

Il ricorso era rivolto anche contro sei altri candidati risultati idonei – Angela Capuano, Franco Crisci, Vito Grazio Altieri, Antonella Pacifico, Maria Rosaria Esposito e Maria Teresa Peyer – nessuno dei quali si è costituito in giudizio.

Il sindacato Nursind, tramite il responsabile regionale e provinciale Antonio Eliseo, sollecita ora un’azione di trasparenza, chiedendo che si faccia piena luce sulle modalità con cui è stato gestito il concorso. La sentenza pone l’Azienda di fronte all’obbligo di rivedere l’intero iter selettivo, con possibili ripercussioni sulle assegnazioni già formalizzate.

La vicenda potrebbe avere effetti a catena sul piano organizzativo, oltre a innescare ulteriori contenziosi da parte degli esclusi o dei candidati coinvolti.