NurSind Torino: Infermieri lasciati soli, tra degrado e parcheggi occupati a Ivrea
Il sindacato denuncia: urina sulle auto, tavoli sui posteggi, zero controlli. Il Comune interviene con 30 abbonamenti gratuiti.
Ivrea – Infermieri esausti, turni estenuanti e, come se non bastasse, il degrado urbano fuori dall’ospedale. È questo lo scenario desolante denunciato dal NurSind Torino, che ha raccolto decine di segnalazioni da parte del personale sanitario in servizio all’ospedale di Ivrea.
“Gli infermieri sono stanchi e si sentono abbandonati. Dopo turni durissimi non trovano nemmeno un parcheggio e affrontano situazioni di degrado e insicurezza. Serve rispetto per chi garantisce la salute pubblica ogni giorno.”
A parlare è Giuseppe Summa, segretario territoriale del NurSind, che punta il dito contro l’assenza di controlli e la mancata tutela degli operatori sanitari, spesso costretti a lasciare l’auto lontano dall’ospedale, anche in aree poco sicure.
Nel mirino, in particolare, la zona adiacente al chiosco Summà e piazza del Mercato: posti auto occupati da tavoli e sedie e segnalazioni di persone che urinano vicino alle auto, anche sui cofani. Un degrado che peggiora durante le ore notturne, proprio quando il personale finisce il turno o deve iniziarlo in condizioni già difficili.
“Non è tollerabile – spiega Summa – che il personale sanitario, già stremato dal lavoro, debba anche fronteggiare l’insicurezza e la mancanza di spazi decenti per parcheggiare.”
Il sindaco di Ivrea, Matteo Chiantore, ha assicurato controlli: “Verificheremo quanto segnalato. È una questione di civiltà, oltre che di rispetto per i lavoratori. Abbiamo già concesso agevolazioni, ma chiederemo collaborazione anche alla cittadinanza.”
Nel frattempo, a seguito dell’intervento del NurSind, il Comune di Ivrea ha messo a disposizione 30 abbonamenti gratuiti destinati esclusivamente al personale sanitario, per compensare la perdita di stalli dovuta ai lavori in corso. La distribuzione interna è avvenuta tenendo conto della distanza tra casa e ospedale e della composizione femminile dei reparti, con particolare attenzione ai turni pomeridiani e notturni, notoriamente più critici per la sicurezza.
Il NurSind, pur apprezzando il gesto, ribadisce che non bastano misure tampone: “Serve un piano strutturale che tuteli in modo sistematico chi lavora in sanità. Il degrado non può essere la normalità davanti a un ospedale.”