Prescrizione di esami radiologici in pronto soccorso: scontro tra infermieri e TSRM
L’Ordine: “È un atto medico, no alle scorciatoie organizzative”
Pisa, Livorno, Grosseto – Si accende il dibattito sulla possibilità che gli infermieri del pronto soccorso possano prescrivere esami radiologici, una misura che in alcune realtà italiane, come Trento, è stata sperimentata per ridurre i tempi di attesa e alleggerire i flussi dei pazienti.
L’Ordine dei Tecnici Sanitari di Radiologia Medica (TSRM) e delle professioni sanitarie tecniche, della riabilitazione e della prevenzione di Pisa, Livorno e Grosseto frena con decisione: la prescrizione di esami radiodiagnostici resta prerogativa medica.
L’Ordine professionale: “Rischi per i pazienti e conseguenze legali”
La presidente dell’Ordine, Cristiana Baggiani, e il presidente della Commissione d’Albo TSRM, Davide Giustini, chiariscono i rischi:
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normativi: la legge e il Codice Deontologico dei TSRM stabiliscono che solo il medico può prescrivere esami radiologici;
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clinici: l’inappropriatezza diagnostica può esporre i pazienti a radiazioni inutili e dannose, senza reali benefici;
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economici: un uso improprio della diagnostica incrementa i costi sanitari senza migliorare i percorsi assistenziali;
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disciplinari e penali: attività fuori ambito espongono i professionisti a gravi conseguenze.
Federazione nazionale TSRM: pronte azioni legali
La Federazione Nazionale degli Ordini TSRM e PSTRP e la Commissione d’Albo Nazionale hanno già annunciato possibili ricorsi legali.
Secondo la Federazione, escludere gli Ordini dalle decisioni che riguardano direttamente i TSRM costituisce una violazione delle corrette relazioni istituzionali e mina il rispetto delle competenze di tutte le professioni sanitarie.
Il nodo del pronto soccorso: innovazione sì, ma nel rispetto delle competenze
Il problema di fondo resta il sovraffollamento dei pronto soccorso. Alcune aziende sanitarie cercano soluzioni rapide affidando agli infermieri del triage la possibilità di prescrivere rx di primo livello.
Ma per l’Ordine dei TSRM si tratta di un falso rimedio: “Solo coinvolgendo tutte le professioni sanitarie nei modelli organizzativi si possono costruire risposte innovative, sicure e rispettose della normativa”, sottolinea la presidente Baggiani.
Appello ai professionisti sanitari
L’Ordine invita i tecnici di radiologia a segnalare tempestivamente eventuali situazioni ambigue o non conformi alla normativa.
“Difendere le competenze – conclude Baggiani – significa garantire la sicurezza dei cittadini e la qualità del sistema sanitario”.
da La Nazione