Schillaci apre al dialogo con NurSind Marche : Carenza di infermieri è un’emergenza nazionale
Donato Mansueto al Ministro Schillaci: “Serve più rispetto per gli infermieri, stipendi troppo bassi e condizioni insostenibili”
ANCONA – «O si interviene subito o la sanità crollerà sotto il peso della carenza di infermieri». È un messaggio diretto, senza giri di parole, quello lanciato da Donato Mansueto, segretario regionale del NurSind Marche, intervenuto questa mattina all’incontro “Sanità delle Marche, quello che si è fatto e quello che si farà”, ospitato alla Mole Vanvitelliana di Ancona.
Durante l’evento, Mansueto ha avuto l’occasione di confrontarsi direttamente con il Ministro della Salute Orazio Schillaci, grazie anche alla mediazione del Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. Un incontro definito “positivo” dal sindacalista, che però non ha nascosto le gravi criticità che affliggono la professione infermieristica.
«Ho chiesto al Ministro – ha spiegato Mansueto – di farsi portavoce con il MEF per far sì che l’indennità di specificità infermieristica venga incrementata, insieme a quella notturna e festiva. Serve rendere la nostra professione attrattiva, altrimenti continueremo a perdere infermieri all’estero. Gli stipendi italiani sono tra i più bassi d’Europa».
Secondo i dati forniti dal NurSind, l’Italia si trova in una situazione paradossale: il numero di medici per mille abitanti è sopra la media OCSE, mentre quello degli infermieri è al di sotto. «Quest’anno – ha detto Mansueto – a fronte di 54.313 domande per medicina, ci sono state solo 17.215 domande per infermieristica su 19.421 posti disponibili, in calo dell’11% rispetto allo scorso anno».
Un trend che rischia di sfociare in un’emergenza strutturale. «La carenza di infermieri – ha ricordato – è stata già certificata dalla Corte dei Conti: mancano all’appello circa 70mila professionisti. Se non si agisce ora, sarà inevitabile ridurre i servizi».
Mansueto ha poi bocciato l’ipotesi di colmare il vuoto con personale dall’estero. «Non è una soluzione percorribile. Gli stipendi italiani sono il 20% più bassi della media europea. Anche chi viene qui tende poi ad andarsene, esattamente come fanno molti infermieri italiani».
Il sindacato lamenta una colpevole inazione: «Purtroppo, sebbene la situazione sia ben nota, nessuno sta attuando un’azione correttiva. Eppure tutti gli enti, nazionali e internazionali, concordano: bisogna agire su stipendi e condizioni di lavoro, soprattutto per il personale turnista che garantisce l’apertura dei reparti 24 ore su 24».
La proposta è chiara: investire le poche risorse disponibili in modo mirato. «L’invito che faccio a chi amministra – ha detto Mansueto – è quello di finalizzare le scarse risorse economiche verso questa professione, per renderla più appetibile e riequilibrare il rapporto infermiere/pazienti. Solo così si potranno rendere le condizioni di lavoro meno gravose».
Infine, il segretario del NurSind Marche ha ribadito l’appello al Ministro Schillaci: «La richiesta che mi sento di fare è quella di farsi portavoce presso il Ministero dell’Economia di questa emergenza. Servono risorse per aumentare l’indennità di specificità, che oggi è di appena 35 euro lordi in più rispetto alle altre professioni sanitarie, e per alzare il valore delle indennità notturne e festive. Solo così possiamo fermare il fenomeno delle dimissioni precoci».
Il Ministro Schillaci, ha riferito Mansueto, ha accolto positivamente le istanze presentate, promettendo che il dialogo continuerà. Ma il tempo stringe, e l’allarme degli infermieri è ormai impossibile da ignorare.