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Infermieri, arriva chiarimento: flat tax 5 per cento su tutto lo straordinario. Cosa resta escluso

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 28/11/2025

AttualitàGoverno

 

La Presidenza del Consiglio dei Ministri chiarisce il perimetro delle agevolazioni fiscali sugli straordinari degli infermieri. In una risposta ufficiale inviata all’Agenzia delle Entrate, il Ministero per la Pubblica Amministrazione conferma che la flat tax del 5 per cento introdotta dalla legge di bilancio 2025 si applica a tutto lo straordinario del personale infermieristico previsto dal contratto del comparto sanità per il triennio 2019-2021.

L’indicazione più rilevante riguarda la pronta disponibilità, una delle voci più discusse. Secondo il parere, anche le ore pagate a titolo di pronta disponibilità rientrano pienamente nel regime agevolato, perché considerate parte integrante dell’istituto generale del lavoro straordinario disciplinato dall’articolo 47 del CCNL Sanità.

La posizione del Governo: serve coerenza con l’impianto della norma

Il Ministero motiva la scelta con un principio di coerenza: la legge di bilancio ha stimato costi e coperture considerando l’intero aggregato dello straordinario degli infermieri, senza distinzione tra le diverse tipologie. Elemento confermato anche dai rilievi tecnici della Ragioneria generale dello Stato.

Il Governo ritiene che frammentare le tipologie di straordinario creerebbe distorsioni e finirebbe per penalizzare proprio chi lavora nei turni più gravosi. Per questo l’indicazione è netta: tutte le attività svolte oltre l’orario ordinario, compresa la pronta disponibilità, accedono alla tassazione agevolata al 5 per cento.

Esclusi i servizi ai seggi elettorali

Diverso il discorso per le prestazioni svolte dagli infermieri presso i seggi elettorali. Su questo punto il Governo prende una posizione chiara: non si tratta di straordinario sanitario, ma di attività dettate da esigenze elettorali.

Secondo il documento, queste prestazioni non rientrano nell’ambito dell’articolo 47 del contratto, che disciplina lo straordinario legato alla funzione assistenziale. Per tale motivo, il Ministero conclude che i compensi per attività ai seggi non sono ammessi alla flat tax del 5 per cento.

In gioco un incentivo per trattenere gli infermieri

La misura fiscale nasce con un obiettivo preciso: valorizzare l’impegno degli infermieri, favorire la stabilizzazione del personale e rendere più attrattivi i turni aggiuntivi.

Il parere del Governo va nella stessa direzione. L’idea è premiare chi garantisce la continuità assistenziale in corsia, riconoscendo un trattamento fiscale più leggero su tutto lo straordinario effettivamente legato al servizio sanitario.

Una risposta attesa dalle Regioni e dalle aziende sanitarie

Il chiarimento era particolarmente atteso, perché le aziende sanitarie e le Regioni avevano sollevato dubbi sulla corretta applicazione della norma. Ora arriva una linea precisa: flat tax sugli straordinari sanitari, sì; compensi elettorali, no.

La pronuncia dovrebbe facilitare la pianificazione dei fondi per il 2025, considerando che la legge di bilancio ha stanziato 53 milioni per l’attuazione della misura nell’anno in corso, cifra destinata ad aumentare negli anni successivi.