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Bolzano. Gli Infermieri perdono "la guerra" delle ambulanze

 

volontario-ambulanza-milanoda ALTO ADIGE Bolzano: Il Consiglio di Stato ha annullato la sentenza del Tar e dato ragione ai volontari. La Croce Bianca: "Potranno preparare farmaci per aiutare il medico d'urgenza".

Sì ai volontari sulle ambulanze che potranno preparare farmaci e dare una mano ai medici.

Lo ha deciso il Consiglio di Stato che ha annullato la sentenza del Tar di Bolzano e dato torto al Collegio provinciale Infermieri. Si chiude così l'annosa querelle che ha visto gli infermieri combattere contro il grado di "Formazione di livello C" per autisti soccorritori e soccorritori volontari, introdotto dalla Giunta provinciale nel 2004, che ha promosso di fatti i volontari sul campo abilitandoli a svolgere a bordo della ambulanze mansioni infermieristiche.

Gli infermieri altoatesini in questi ultimi anni hanno chiesto più volte a vertici della Sanità di salire su tutte le ambulanze e sugli elicotteri del 118 - come succede nel resto d'Italia - per garantire il miglior soccorso possibile alla popolazione "Dobbiamo pensare alla sicurezza dei pazienti - hanno detto e ripetuto - perchè il servizio non può essere lasciato solo nelle mani dei volontari della Croce Bianca e della Croce Rossa".

La sentenza del Consiglio di Stato che da loro torto è stata accolta con evidente soddisfazione dalla Croce Bianca che si occupa della formazione del cosiddetto livello C.

Al centro della questione - appunto - l'utilizzazione di decine e decine di volontari sulle ambulanze che operano nella nostra provincia. Tutti giovani, che lavorano nel tempo libero, animati da principi assolutamente nobili ma a cui - a detta del Collegio Infermieri - vengono assegnati compiti di competenza di infermieri diplomati.

La Croce Bianca però non è d'accordo. "I giudici hanno stabilito che con la delibera del 2004 la giunta provinciale non ha introdotto una figura nuova all'interno delle professioni sanitarie ma ha semplicemente regolato la formazione di una figura già prevista. Inoltre il Consiglio ha constatato come l'attività del soccorritore stabilita nella delibera abbia un carattere strettamente organizzativo-assistenziale. Il volontario viene di fatto abilitato ad attività sanitarie come per esempio la preparazione di farmaci per dare una mano al medico d'urgenza. Ricordiamo che la somministrazione diretta di farmaci o ogni altra decisione autonoma per esempio sulla stessa somministrazione di farmaci ecc non è però consentita. Concludiamo ripetendo come l'attività del soccorritore si risolva in attività materiali ausiliarie a supporto del medico d'urgenza sotto la stretta sorveglianza ed in base alle indicazioni dello stesso. Come vedete nessuno si inventa niente e nessun volontario si sognerebbe mai di sostituirsi al medico".

(di Valeria Frangipane)

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