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Non si può morire dentro. Ciao Luigi

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Pubblicato il: 06/05/2015

Sicilia

In appena 15 giorni la provincia di Caltanissetta perde due validi infermieri.

Dopo il collega Totò Lombardo è tornato alla casa del Padre nel primo pomeriggio di lunedì 4 maggio Luigi Salerno, infermiere strumentista 56enne del complesso operatorio del P.O. di Mussomeli.

Una morte alla quale Luigi aveva pensato (e tanto sperato) di sfuggire dopo che appena 50 giorni fa, in un controllo casuale, gli era stato riscontrato un aneurisma aorto-addominale di notevoli dimensioni.

Era stato sottoposto ad un delicatissimo intervento cardio-chirugico dal quale sembrava esserne uscito vincitore.

Proprio lunedì era stato il primo giorno in cui si era concesso la prima passeggiata approfittando di una straordinaria giornata di inizio maggio.

Aveva incontrato amici e parenti ed era ritornato a casa.

Un malessere improvviso e poi......il nulla.

Luigi Salerno amava e tanto la sua professione.

Era pragmatico, oculato e molto attento al mondo che lo circondava nonostante, con il suo modo sornione, amava definirsi "terrbilmente distratto".

Ha amato il suo compito di professionista della salute dedicando oltre un ventennio della sua esistenza a quel complesso operatorio di cui andava fiero e a cui si sentiva fortemente legato.

Andavo fiero del fatto che da tutti i colleghi e dal personale tutto del complesso operatorio, indistintamente veniva considerato il "fratello maggiore",  la persona dalla parola giusta al momento opportuno, soprattutto nelle situazioni di elevata tensione.

Ognuno di coloro i quali ha avuto la fortuna di lavorarci accanto, porta nel cuore quel sorriso e quella parola ricevuta proprio quando necessitava.

Luigi forse, ha avuto chiaro grazie al suo pragmatismo, che il suo futuro post-intervento non era roseo e tantomeno foriero di cose belle.

Ad una telefonata amichevole che lo invogliava a ritornare vincitore dal delicato intervento a cui si era sottoposto aveva risposto scherzosamente (ma forse non troppo): "Beh....mi accontenterei anche di un pareggio".

Adesso dai colleghi del complesso operatorio di Mussomeli, parte una richiesta immediata al management dell'ASP di Caltanissetta: intitolare a Luigi l'U.O. dove ha lavorato.

Ma con una dicitura specifica: Infermiere Luigi Salerno.

Perchè sarà pur possibile intitolare un reparto ad un NON MEDICO.

Anche gli infermieri hanno un cuore: purtroppo (e spesso) lo stesso si ferma.

 

Ciao Luigi