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Ground Zero, 14 anni dopo: profondissime ferite ancora aperte nel cuore di Manhattan, dell’America e del mondo intero.

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Pubblicato il: 11/09/2015

Editoriali

a cura di Chiara D'Angelo

Ricorre quest’anno il quattordicesimo anniversario dell'attacco alle Torri gemelle, l'attentato, anzi, gli attentati terroristici che sconvolsero l'America e il mondo.

 

Manhattan, 11 settembre 2001ore 8.46: un Boeing 767 dell'American Airlines si schianta contro la Torre Nord del World Trade Center; 17 minuti dopo, alle 9.03, un altro Boeing 767 (United Airlines) colpisce la Torre Sud. Alle 9.37 i terroristi attaccano il Pentagono, a Washington, con un Boeing 757 dell'American Airlines (189 morti tra militari e civili, di cui 64 a bordo dell'aereo). Contemporaneamente un quarto attentato fallisce (l’obiettivo era la Casa Bianca) per la ribellione dei passeggeri (44 persone a bordo) di un altro Boeing 757, della United Airlines, che però si schianta in aperta campagna in Pennsylvania.

 

In cinquantuno minuti quattro terribili attentati in cui hanno perso la vita quasi 3000 persone, cui si aggiungono 343 vigili del fuoco e 60 poliziotti, intervenuti sul luogo del primo schianto; 19 i terroristi tra le vittime ufficiali. 1161 persone tra gli scomparsi e i corpi non identificati. Delle migliaia di persone sepolte dal crollo delle torri gemelle, solo 5 sono state estratte vive dalle macerie; l’ultima è stata tratta in salvo alle ore 12.45 del 12 settembre.

 

 

Nella foto gli occupanti della Torre Nord che si trovarono al di sopra dei piani colpiti vedendosi preclusa ogni possibilità di fuga essendo state tranciate tutte e tre le scale di evacuazione, mentre nella Torre Sud un'unica scala era rimasta ancora agibile

 

 

Distrutti o danneggiati diversi edifici, fra i quali le Torri Gemelle del World Trade Center, crollate in seguito agli impatti coinvolgendo nella distruzione 5 edifici limitrofi e 5 stazioni della metropolitana.

L'inquinamento atmosferico, reso noto solo nel 2005,  rappresenta un altro terribile problema con cui l'America ha dovuto fare i conti dopo la tragedia, per le migliaia di tonnellate di detriti tossici liberatisi nell'atmosfera (oltre 2.500 differenti agenti contaminanti, alcuni notoriamente cancerogeni quali amianto, mercurio, piombo e silicio).

 

Secondo gli epidemiologi i soccorritori che hanno operato, dopo i crolli, in Ground Zero (così è stato chiamato il luogo su cui sorgevano le Torri Gemelle) hanno maggior probabilità di ammalarsi di cancro ai polmoni, alla tiroide, alla prostata e di leucemia e mieloma. Recentemente sul New York Post è stato reso noto che queste previsioni purtroppo sono terribilmente realistiche e molti di loro si stanno ammalando di cancro: secondo i dati pubblicati dal World Trade Center Health Program del Mount Sinai Hospital di New York sarebbero 1.655 (tra i 37mila poliziotti, lavoratori della nettezza urbana, altri dipendenti e volontari) a cui sarebbe stato diagnosticato un tumore in seguito alle tossine presenti nella zona del World Trade Center (contro i 1.140 casi dell’anno precedente) e il numero sale a 2.518 se si aggiungono i casi riscontrati tra i vigili del fuoco e i paramedici.

 

Un numero assai maggiore di persone (tra le 3.000 e le 9.000, per lo più soccorritori, vigili del fuoco, poliziotti e residenti dell’isola di Manhattan che ancora oggi fanno i conti con le conseguenze del terribile attentato) soffrirebbe di affezioni croniche all'apparato respiratorio: asma cronica, dispnea, tosse persistente, ecc. che rientrano nel quadro della "Tosse del World Trade Center", termine coniato nel 2002 dopo uno Studio apparso sul New England Journal of Medicine.

 

Vigili del fuoco (i primi ad intervenire) e soccorritori furono gli eroi e al tempo stesso il simbolo di speranza nella terribile tragedia, adoperandosi fino all'ultimo per offrire il proprio contributo. Doveroso ricordare anche gli instancabili cani "eroi" dell'11 settembre, il cui prezioso contributo ha permesso in taluni casi di salvare dalle macerie vite umane ed in altri di dare una degna sepoltura alle vittime e un conforto alle loro famiglie. Senza contare il supporto, “terapeutico”, che i fedeli eroi a quattro zampe hanno rappresentato per vigili del fuoco, medici, soccorritori e parenti in quegli interminabili giorni di fumo e di morte.

 

 

 

 

 

Nella foto la Golden Retriver femmina di nome Relay (scomparsa a febbraio 2010) mentre viene trasportata in una parte inesplorata del World Trade Center, all'epoca dei fatti non aveva nemmeno un anno.

Sullo sfondo la devastazione...

 

 

 

A tanto orrore seguì la reazione Statunitense, con l’attacco militare in Afghanistan: una guerra lunga, costata migliaia di vite umane, che alimentò polemiche politiche dentro e fuori gli States e che ha portato alla cattura e all'uccisione di Osama Bin Laden, leader di Al Quaeda, l’organizzazione terroristica responsabile della tragedia del Word Trade Center. 

 

La Grande Mela guardò subito avanti ma senza dimenticare… la ricostruzione prosegue a tutt’oggi, seppur a singhiozzo, e nel nuovo World Trade Center (Daniel Libeskind è l'architetto che ha vinto il concorso indetto per la ricostruzione dell'area) vedremo cinque torri, un Memorial Museum, una grande stazione, spazi commerciali e un Performing Arts Center.

 

 

 

E' opinione di chi scrive che il modo migliore di onorare le vittime di questa e di altre tragedie sia imparare dalla storia e impegnarsi al fine di bandire il terrore e il ricorso alla violenza e con essi ogni forma di atrocità contro l'umanità, riscoprendo (o scoprendo?) il Valore della Pace.

Alle vittime dell’11 settembre e alle loro famiglie, ma anche alle vittime di tutte le guerre va quest'oggi il nostro pensiero…

fonte foto QUI