Ventilazione non invasiva, ossigenoterapia ad alti e bassi flussi - come aiuta a respirare
di Enrico Virtuoso
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“Ventilazione non invasiva e ossigenoterapia ad alti e a bassi flussi†è stato il tema affrontato il 25 febbraio 2016 in un convegno tenutosi presso il Policlinico dell'Università degli Studi di Palermo. L'evento formativo organizzato dalla Segreteria Provinciale NurSind di Palermo, è stato fortemente voluto da Anna Alcamo Dirigente Aziendale NurSind del Policlinico, egregiamente presentato da una equipe di giovani formatori di fronte ad una platea composta da Infermieri, Medici e da Studenti al terzo anno del Corso di Laurea in Infermieristica. Il Convegno ha avuto come ospite illustre il Professor Gregorio Caimi storico Direttore del Dipartimento di Medicina Respiratoria del Policlinico Palermitano; il Professore Caimi salutando gli intervenuti ha ricordato, in un breve intervento, come la ventilazione non invasiva e l'ossigenoterapia ad alti e a bassi flussi sia una metodica terapeutica ed assistenziale usata da moltissimi anni in Sanità e come sia tornata sugli scudi a causa dell'invecchiamento generale della popolazione, dell'incremento delle patologie cronico-degenerative e delle relative complicanze a carico dell'apparato respiratorio e sopratutto grazie alle recenti innovazioni scientifiche e tecnologiche.
Di cosa si è parlato durante l'evento? Facciamolo dire ai giovani formatori protagonisti:
Fabrizio Foti Infermiere Cardiochirurgia P.O. Taormina, “ la mia relazione si è basata su cenni di anatomia e fisiologia dell'Apparato respiratorio, sulle linee guida dell'insufficienza respiratoria acuta e cronica. Mi fa piacere notare che nella sala gli Infermieri e tutte le altre figure presenti hanno seguito con particolare interesse e partecipazione tutti gli argomenti toccati dai Relatoriâ€.
Nadia Grassa Medico Anestesista del Centro Cardiologico pediatrico di Taormina, “ ho parlato dell'emogasanalisi e della sua interpretazione con accenni alla pratica clinica, di come si deve effettuare un prelievo, della sua conservazione e del ruolo dell'Infermiere in questa fase pre-analitica. Accennando all'interpretazione dell'emogasanalisi come un analisi rapidissima che può dare indicazioni utilissime sulla terapia e sopratutto sull'erogazione di ossigeno nei vari tipi di disturbi respiratoriâ€.
Avella Vincenzo Infermiere Libero Professionista, “ il mio intervento è stato circoscritto alla tematica dei Device per l'ossigeno-terapia ad alto flusso (maschera di venturi o i sistemi innovativi come l'optiplo), e a basso flusso come le cannule, la maschera nasale e facciale, la maschera a tenda, spiegando principalmente le modalità di somministrazione di ossigeno l'approvvigionamento del gas medicale in tutti gli ambienti ospedalieri, nelle ambulanze e a domicilio dei pazienti.
Alessia Ippolito Fisioterapista dell'ISMETT di Palermo, “ mi occupo di fisioterapia respiratoria, la mia presentazione qui al corso si è focalizzata sull'umidificazione dell'ossigeno partendo dai principi generali e analizzando le applicazioni cliniche della ventilazione non invasivaâ€.
Ivana Campanella Medico Anestesista Cardiochirurgia pediatrica di Taormina, “l'argomento della mia relazione riguardava la ventilazione non invasiva, indicazioni e controindicazioni, utilizzo delle diverse interfacce e complicanze; sopratutto ho puntualizzato il concetto di come questa sia capace di prevenire, addirittura abolire tutti i rischi connessi all'intubazione tracheale e quindi della ventilazione invasiva; fermo restando che qualora vi fossero i criteri per una intubazione tracheale non bisogna mai essere attendistiâ€.
Giuseppe Trischitta Infermiere Cardiochirurgia pediatrica di Taormina e Responsabile della Formazione NurSind di Messina, “ il mio intervento, anche se breve, è stato importante perchè ha spiegato il valore del drenaggio posturale nelle ventilazioni non invasive; metodica che può essere determinante per il successo della terapia stessa; il drenaggio posturale è in grado di risolvere l'ipossia e le atelectasie. Una tecnica non molto usata ma molto efficace, che in particolare consiste nel fare assumere al paziente diverse posizioni (supina, prona, laterale) in modo da essere selettivi su particolari segmenti polmonari “stressandoâ€, per cosi dire, le zone che ci interessano attraverso la tecnica del CLAPPING; che si esegue mettendo le mani a forma di coppa e dando dei colpetti consente di eliminare le secrezioni stagnanti nei bronchi periferici facendole arrivare nei bronchi di calibro maggiore, quindi facilitando il paziente nell'espettorare.
L'evento si è concluso con la soddisfazione dei corsisti, è destinato ad essere replicato presso altre sedi della Sicilia.