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Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 09/03/2016

Contenuti Interprofessionali

Si sono tenuti a Roma  gli “Stati Generali della Rete Trapiantologica Italiana”, un meeting di due giorni che ha visto riuniti oltre quattrocento professionisti del sistema trapianti.

Queste giornate, nell’intento del Centro Nazionale Trapianti (CNT) che se n’è fatto promotore, rispondono alla volontà di mantenere un’organizzazione di rete, come quella della donazione e del trapianto, particolarmente duttile e reattiva verso gli stimoli o gli ostacoli derivanti dai cambiamenti in atto nel sistema sanitario e, allo stesso tempo, capace di promuovere, pur nella necessaria considerazione delle differenze che caratterizzano le reti regionali, una uniformità di approccio e di valida risposta terapeutica verso i pazienti candidati al trapianto.

I principali punti d’interesse messi in discussione hanno riguardato il sistema di valutazione del rischio e le linee guida recentemente aggiornate dal CNT, il lancio di un piano nazionale di donazione che individui criteri minimi e condivisi tra tutte le regioni italiane, l’implementazione della donazione da vivente, il “Codice unico europeo” per la tracciabilità di tessuti e cellule.

Ampio spazio è stato dato anche al ruolo del CNT Operativo,  e ai cambiamenti positivi da esso apportati in termini di ottimizzazione di risorse e massimizzazione della gestione dei programmi nazionali. Nel corso della due gironi ci si è soffermati anche sul ruolo strategico della comunicazione, sia interna alla rete che verso i cittadini. 

 

Intervista a Lucia Rizzato, Dirigente Infermieristico presso il CNT, Responsabile del  Coordinamento Nazionale delle attività di Donazione e Trapianto di Organi, sul CNT Operativo:

  • Il CNT Operativo nasce il 4 novembre del 2013 quindi ha compiuto da poco due anni di attività sicuramente è stata un'avventura importante. In questi due anni ci sono stati grossi cambiamenti a livello di rete, sia da un punto di vista organizzativo che da un punto di vista proprio gestionale. Una delle cose più rilevanti che e emersa è proprio il fatto che finalmente un unico interlocutore centrale a livello di Coordinamento, il che ha permesso una visione sistemica in tempo reale di quelle che sono le attività di donazione di trapianto, quindi un monitoraggio che ci permette di avere sempre il polso della situazione  e se possibile anche di rispondere in maniera più coerente a quelle che sono le necessità della rete.

Un'altra cosa estremamente rilevante soprattutto in termini anche di risparmio delle risorse economiche che ovviamente in questi tempi sono estremamente importanti al fatto che il CNT Operativo riesce a compensare i debiti crediti e presenti nella rete attraverso sistema virtuale di compensazione, quindi evitando inutili spostamenti delle equipe sul territorio nazionale e un risparmio economico anche in termini proprio di voli e di trasporti che vengono risparmiati, con dei grossissimi risultati credo che questo sia anche un qualcosa che risponde a quelle che sono le necessità e le esigenze che ovviamente tutti dobbiamo in questo momento della situazione economica del paese, tenerne conto     

 

Intervista a Francesco Procaccio,  Responsabile Area Medica presso il CNT e consulente dell' Istitituto superione di Sanità, sul programma nazionale di donazione di organi:

  • Il programma nazionale di donazione, nasce dalla capacità dimostrata in alcune regioni italiane di raggiungere ottimi livelli di donazione che aimè sono bilanciati da altri risultati in alcune regioni che sono completamente insufficienti.

La prospettiva di creare dei criteri di qualità che siano identificabili nelle migliori pratiche già in atto nel nostro paese ma che siano trasferibili in realtà in tutte le regioni italiane in modo che le singole amministrazioni siano in grado di assicurare le risorse che negli ospedali sono necessarie  per effettuare la Donazione degli Organi.

Noi pensiamo che creando un sistema controllato basato su degli standard minimi, che siano applicabili su tutto il territorio nazionale di potersi pure anche delle obiettivi ambiziosi, come quello di raggiungere in un paio d'anni 20 donatori per milione abitanti in tutte le regioni d'Italia,  almeno 20 per milione di abitanti.

L'insieme di queste prospettive e richiedono un forte impegno della rete nazionale trapianti, ma questa rete nazionale trapianti deve essa stessa non sono in grado di produrre un livello di criteri di qualità, che possono poi anche a livello amministrativo e politico permettere non sono un controllo ma anche finalmente la possibilità di dare tutte le risorse necessarie perché la donazione, non solo è il presupposto del trapianto ma deve essere considerato un livello di assistenza minimo essenziale per tutti sistemi regionali.

 

Intervista a Vito Sparacino, Direttore del CRT Sicilia e componente del CNT, su "Le linee guida sulla sicurezza":

  • Siamo arrivati alle nuove linee guida, perchè abbiamo raccolto dal 2006 al 2013 di dati relativi a migliaia di trapianti eseguiti in Italia e da questi dati abbiamo dedotto che utilizzando organi da donatori che presentano alcune particolari caratteristiche non conferiamo ai pazienti che hanno ricevuto questi organi particolari rischi aggiuntivi di acquisire malattie infettive  o neoplastiche che sono le due tipologie di malattie che sono trasmissibili con i trapianti.

Quindi sono dati conclusivi, scientificamente sostenibili, e abbiamo quindi modificato le precedenti linee guida aggiornandole sulla base di questi dati e condividendo questo aggiornamento con tutte le componenti della rete.

Le Second Opinion i Centri Regionali per i Trapianti (C.R.T) le Società Scientifiche Italiane di Cardiochirurgia di Nefrologia, con lo Società Italiana dei Trapianti d'Organo e con tutti i chirurghi che partecipano all'effettuazione di questi interventi.

Quindi si tratta non solo di linee guida che aggiornano le nostre conoscenze, ma anche di una ampia condivisione con tutti soggetti che fanno parte della rete trapiantologica Nazionale.
 
Fonte: Trapianti.net