Rems di Volterra: personale in pericolo. Denuncia del Nursind.
La struttura REMS di Volterra ospita 10 pazienti, ex detenuti degli Ospedali di Polizia Giudiziaria. Ad assisterli 4 infermieri. Quando la struttura sarà a regime i pazienti saranno 28. Tra di loro ex detenuti con alle spalle delitti gravissimi, fino all'omicidio.
E i 4 infermieri in servizio sono “reclutati” attraverso le agenzie interinali, senza esperienza specifica, senza che nella struttura sia presente uno psichiatra che possa intervenire prontamente in caso di gravi criticità, senza che all'interno della struttura vi sia del personale di sorveglianza (una guardia giurata c'è, ma per regolamento deve rimanere all'esterno della struttura).
E' il ritratto di una situazione potenzialmente esplosiva, che ha già purtroppo dato dimostrazione di facili inneschi: una infermiera minacciata di morte, un'altra sequestrata da un paziente sotto la minaccia di un manubrio da palestra.
Il Nursind da tempo denuncia la pericolosità di questa situazione, rivolgendosi a tutte le autorità competenti (ASL, Sindaco, Regione), ma senza ottenere risposte e, soprattutto, fatti concreti.
Senza entrare nel merito dei processi e dell'efficacia terapeutica, ovviamente, il sindacato però denuncia fermamente il gravissimo e verificato rischio cui il personale in servizio è sottoposto.
“Qui non c'è la sicurezza per chi lavora. Noi chiediamo semplicemente che lì dentro ci sia qualcuno che fisicamente abbia la possibilità di intervenire. Abbiamo chiesto incontro all'Asl ma ad oggi non hanno risposto, abbiamo scritto anche alla Regione una settimana fa. Chiediamo risposte”, queste le parole di Daniele Carbocci, del Direttivo Nazionale Nursind.
Apparentemente qualcosa sembra finalmente muoversi: presentata stamani in Consiglio regionale una mozione d'ordine per impegnare Presidente e Giunta regionali a intervenire per tutelare la sicurezza del personale e ad avviare una indagine interna sugli episodi di violenza già verificatisi (Clicca). Prevista per domani la visita dell'Assessore Saccardi alla struttura.