Qui Ticket: un fallimento annunciato. Ecco cosa fare per ottenere il rimborso.
Il Tribunale di Genova ha dichiarato, il 7 settembre scorso, il fallimento della “QUI! Group S.p.A.”, la società che forniva buoni sostitutivi delle mense aziendali a gran parte della pubblica amministrazione italiana.
Una notizia di poche righe sta, però, provocando un terremoto dalle dimensioni catastrofiche: molti gli esercizi commerciali seriamente danneggiati dall’insolvenza della società genovese, molte le aziende pubbliche che si trovano a dover fronteggiare il duplice problema, sia dell’insolvenza, sia dei dipendenti rimasti con, in tasca, molti buoni pasto senza alcun controvalore economico.
Il valore complessivo del debito accumulato dalla “QUI! Group S.p.A.” ammonta a svariate decine di milioni di Euro e la cosa, a cascata, sta causando seri problemi a molti bar e ristoranti; i gestori lamentano crediti che vanno da quattromila a 30-40mila Euro ognuno! Questa cosa, oltre che metterli in difficoltà, per quanto attiene al loro bilancio, li costringerà, se non a chiudere l’attività, a licenziare quasi certamente parte del personale.
Per quanto riguarda, invece, i dipendenti della pubblica amministrazione ai quali sono rimasti in tasca i buoni pasto “QUI! Ticket”, raccomandiamo di presentare al più presto, alla propria azienda, una domanda di sostituzione degli inutili rettangoli di carta straccia.
Un consiglio sicuramente utile, sull’onda del vecchio adagio che recita “l’unione fa la forza”, è quello di non fare tante singole domande ma di concentrare le richieste in gruppi, eventualmente coinvolgendo il proprio rappresentante sindacale (il NurSind lo sta già facendo in molte aziende ospedaliere).
Un avvertimento: non accettate rimborsi dei buoni pasto inferiori a 7,00 € cadauno, che è il valore contrattuale che spetta ad ogni dipendente per ogni giorno lavorato. Alcune aziende stanno provando a rimborsare la sola spesa che il dipendente ha sostenuto, a suo tempo, per il singolo buono (mediamente 1,40 Euro).
Dopo la presa in giro della “QUI! Group S.p.A.” non fatevi ingannare, la seconda volta, anche dalla vostra azienda!