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False Partite Iva. La battaglia NurSind accolta in Parlamento, diventa un Ddl M5S. Cosa prevede il disegno di Legge

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La Redazione
Pubblicato il: 16/01/2019

Comunicati StampaLeggi e sentenze

False Partite Iva per colmare le carenze di organico, sono gli Infermieri i nuovi schiavi della Sanità, assunti come liberi professionisti, ma poi trattati come dipendenti con rapporto di subordinazione: lavorano su 24 h, sette giorni la settimana, notturni e festivi.

Lavoratori dipendenti a tutti gli effetti che dal lato normativo sono invece considerati autonomi: sottopagati rispetto alla quantità e qualità del lavoro, privi di ogni tutela contro licenziamenti ingiustificati, senza copertura in caso di malattia, infortunio e maternità.

Una vera e propria piaga sociale contro quale il NurSind ha cominciato una vera e propria battaglia a partire dalla Sicilia, dove con un esposto il sindacato ha portato alla luce una situazione di illegalità e di negazione dei diritti dei lavoratori; nelle Asp e nelle aziende siciliane si contano almeno 1000 infermieri assunti a Partita IVA.

L’esposto NurSind è diventato adesso un Disegno di Legge del M5S a prima firma della Presidente Commissione Lavoro, Nunzia Catalfo.

La legge si propone di mettere fine ad un modus operandi intollerabile e di ridare dignità contrattuale ed economica a tutti i lavoratori.

 

Questo DDL recepisce in maniera chiara e inequivocabile tutte le istanze richieste dal NurSind a livello Nazionale. Prendiamo atto quindi della volontà di porre finalmente fine a un fenomeno che aveva raggiunto i contorni di una vera e propria piaga sociale. E' intollerabile vedere infermieri lavorare a 6/8 euro l'ora nelle case di cura private ed ancor più intollerabile che la stessa pratica veniva adottata dalle strutture pubbliche seppur con pagamenti più elevati ma sempre senza tutele. Spiace invece rilevare che, in maniera più o meno velata, qualche sindacalista ha cercato di difendere un sistema che solo a parole possiamo chiamare lavoro”, dichiara Salvatore Vaccaro, Vice Segretario Nazionale NurSind.

 

 Disegno di Legge n.813

Il Disegno di Legge si compone di due articoli:

 

Art 1. Richiama l’articolo 2094 del codice civile che considera il presta­tore di lavoro subordinato chiunque sia obbli­gato , mediante retribuzione, a collaborare nel­ l’impresa, prestando il proprio lavoro intel­lettuale o manuale alle dipendenze e secondo le direttive, almeno di massima, del­l’imprenditore, anche nei casi nei quali non vi sia la predeterminazione di un orario di lavoro e il prestatore sia libero di accettare la singola prestazione richiesta, ove vi sia la destinazione al datore di lavoro del risultato della prestazione e ove l’organizzazione alla quale viene destinata la prestazione non sia la propria ma del datore di lavoro.

 

 

Art 2. Nei casi di cui all’articolo 1, ai presta­tori di lavoro deve essere applicato un trat­tamento economico complessivo proporzio­nato alla quantità e alla qualità del lavoro prestato e comunque non inferiore ai minimi previsti dal contratto collettivo nazionale ap­plicabile all’attività prestata o, in mancanza, ai minimi previsti, per prestazioni analoghe, dalla contrattazione collettiva nazionale del settore o della categoria più affine.

2. In presenza di una pluralità di contratti collettivi per la medesima categoria, i datori di lavoro che svolgono attività ricomprese nell’ambito di applicazione della presente legge applicano ai propri dipendenti tratta­ menti economici complessivi non inferiori a quelli dettati dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative a li­vello nazionale nella categoria.

 

 

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