Infermieri. Turno notturno e lavoro stress correlato: a soffrirne di più sono le donne
La prevenzione dei disturbi del sonno nei lavoratori del settore sanità che lavorano a turni, rappresentano una crescente preoccupazione per la salute globale. La ricerca esistente ha evidenziato una relazione tra lavoro a turni, incluso il turno di notte, e il disturbo del ciclo sonno-veglia, noto anche come ritmo circadiano che porta a qualità del sonno scarsa e / o aumentata sonnolenza diurna.
Recenti risultati hanno mostrato un'associazione tra disturbo del sonno da lavoro a turni e infortuni sul lavoro, riduzione della soddisfazione sul lavoro, angoscia, deficit nel funzionamento cognitivo e, di conseguenza, una qualità inferiore della prestazione del servizio sanitario
Un recente studio di Giorgi et al ha rivelato che la qualità del sonno degli infermieri a turni e burnout correlato era prevalente nel genere femminile.
Lo studio Shift work sleep disorder and job stress in shift nurses:implications for preventive interventions, pubblicato su La medicina del lavoro, ha mirato ad analizzare i disturbi del sonno e dello stress lavorativo percepito da infermieri turnisti, relativamente al genere.
Risultati
Non è stata rilevata una associazione significativa tra alto strain lavorativo ed insonnia e sonnolenza diurna. Significativamente più donne che uomini sono risultate esposte ad alto strain lavorativo, insonnia e sonnolenza diurna: tra le donne il livello di supporto sociale è risultato significativamente e negativamente associato ad insonnia e sonnolenza diurna.
I risultati del presente studio suggeriscono che interventi mirati a prevenire il disturbo da lavoro a turni e lo stress lavorativo dovrebbero includere la valutazione di genere del supporto sociale. Sono richiesti, inoltre, studi longitudinali per valutare l’efficacia di interventi mirati al supporto sociale per minimizzare l’occorrenza di insonnia e sonnolenza diurna tra gli infermieri turnisti.