Iscriviti alla newsletter

Dipendente morto mentre accompagna un collega all'abitazione: non spetta indennizzo agli eredi

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 05/08/2021 vai ai commenti

Leggi e sentenzeProfessione e lavoro

Non spetta alcun indennizzo per infortunio in itinere agli eredi del dipendente morto in un incidente stradale mentre accompagna un collega alla propria abitazione, terminato il turno di lavoro.

È quanto ha statuito la Corte di Cassazione con la Sentenza n. 22180 del 3 agosto 2021, nella quale ha chiarito che l'incidente mortale non può ritenersi occorso nell'espletamento di attività di lavoro, in quanto il tragitto scelto dal lavoratore è riconducibile a ragioni personali, estranee all'attività lavorativa. 

 

I fatti

Gli eredi di un dipendente deceduto ricorrevano contro l’Inail, perché gli fosse riconosciuto il diritto alla rendita, in ragione del decesso del proprio coniuge, determina da un incidente stradale, avvenuto mentre il dipendente riaccompagnava la collega di lavoro a casa, finito il turno di lavoro.

 

Per la Cassazione , agli eredi non spetta nessun indennizzo per infortunio in itinere. Al fine di poter qualificare l’infortunio in itinere, sarebbe stato necessario che il tragitto effettuato fosse quello normalmente utilizzabile per collegare l’abitazione con il luogo di lavoro, mentre l’eventuale deviazione avrebbe dovuto essere giustificata da causa di forza maggio, da esigenze essenziali o da adempimenti di obblighi penalmente rilevanti.

Tali decisioni non si ravvisavano nella scelta del dipendente di accompagnare la collega a casa, interrompendo il nesso tra la condotta e l’evento, che non consentiva di configurare l’infortunio.

Nel caso di specie è accertato che l’evento fu frutto di un arbitrario aggravamento del rischio determinato dalla condotta del lavoratore.

 

il sole 24 ore