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Aritmie fatali negli adolescenti? Colpa dei videogiochi: ecco perché

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La Redazione
Pubblicato il: 17/11/2022 vai ai commenti

Professione e lavoroStudi e analisi

I videogiochi, nel mondo odierno, sono uno dei passatempi maggiori tra i ragazzi. L’indagine svolta da Euromedia Research e Multiplayer.it restituisce subito un dato: l’81,4% degli italiani ha utilizzato un videogioco almeno una volta negli ultimi sei mesi. Il gaming inoltre è un’attività che ha superato le barriere di genere. Il 75,1% delle donne intervistate ha mostrato una certa assiduità: il 41,8% di loro si dedica ai videogame due-tre volte a settimana, una donna su tre ci gioca tutti i giorni.

Ma quella che può sembrare un passatempo innocente nasconde delle insidie, non solo da dipendenza con effetti sull’umore ma, recentemente sono stati segnalati di episodi di aritmia cardiaca sospetta o accertata, durante i giochi elettronici, in bambini e adolescenti. La base fisiopatologica di questo fenomeno è attribuita alla stimolazione adrenergica correlata all'ambiente di gioco elettronico con forte carica emotiva.

Giovani, video-giochi e aritmie pericolose per la vita

I videogiochi elettronici sono progettati deliberatamente per offrire forti esperienze affettive e i giocatori possono avere una serie di risposte emotive che includono frustrazione, ansia, paura, eccitazione e gioia. Ci sono evidenze di un aumento significativo della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa tra i ragazzi che giocano ai videogiochi.

Una revisione sistematica dei casi segnalati in letteratura ha cercato di decifrare gli esempi di aritmia cardiaca indotta da giochi elettronici, identificare la popolazione che potrebbe essere maggiormente a rischio, identificare i tipi di aritmie osservati e le caratteristiche dei giochi elettronici più comunemente implicati e valutare il significato complessivo del problema.

Lo studio ha portato all’identificazione di un totale di 22 pazienti che presentavano un'aritmia cardiaca sospetta o accertata durante il gioco elettronico, di età variabile da 7 a 16 anni e 19 (86%) erano maschi. Gli eventi segnalati includevano palpitazioni e/o dolore toracico, pre-sincope, sincope con ripresa di coscienza, arresto cardiaco e morte improvvisa, che si è verificata in 4 (18%) pazienti.

Nella maggioranza dei casi (19/22) era già stata formulata (7 casi) o veniva fatta una diagnosi proaritmica. In particolare, 10 (46%) pazienti presentavano una tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT), 4 (18%) pazienti avevano una sindrome del QT lungo (LQTS), 2 (9%) pazienti hanno subito un intervento cardio-chirurgico, 2 (9%) pazienti hanno avuto una diagnosi di fibrillazione ventricolare idiopatica e 1 paziente (5%) ha avuto un infarto del miocardio anteriore dovuto ad aneurisma coronarico sinistro attribuibile a malattia di Kawasakimisconosciuta. In 2 dei 4 pazienti deceduti per morte cardiaca improvvisa non è stato possiibile formulare la diagnosi.

In 21/22 casi il videogioco utilizzato era su computer o console. In 8/13 casi disponibili il tipo di gioco era di guerra. La fase del gioco nei 6/7 casi disponibili era appena dopo aver vinto o perso.

Perché il video gioco è pro-aritmico?

È provato che lo stress mentale e le emozioni estreme alterano le proprietà elettrofisiologiche cardiache. Dai casi analizzati nella revisione sistematica gli autori concludono che l'eccitazione estrema, possibilmente con l'aggiunta di stress emotivo con rilascio di adrenalina, innesca eventi aritmici durante i giochi elettronici. Il verificarsi di eventi aritmici sospetti o accertati nei momenti di maggiore emozione durante il gioco elettronico, come quando il partecipante sta per vincere o ha appena vinto o perso, lo conferma.

Alla luce dei dati di questa serie di casi è consigliabile, rispetto a una storia clinica di sincope durante il gioco elettronico, richiedere indagini cardiache simili alla sincope durante lo sforzo, inclusa un’accurata anamnesi familiare, un ECG e un test da sforzo.

 da Univadis