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Danno da stress e risarcimento per eccesso di straordinari. Storica sentenza del Tribunale di Padova

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/03/2024

La SentenzaLeggi e sentenzeProfessione e lavoro

Nel panorama giuridico italiano, una recente pronuncia del Tribunale di Padova ha acceso i riflettori su una tematica di stringente attualità: il danno da stress lavorativo. La sentenza 171/2024 del 6 marzo ha stabilito un precedente significativo, riconoscendo il danno da stress come una conseguenza diretta dell'inadempimento contrattuale da parte del datore di lavoro nell'assicurare il diritto costituzionale al riposo.

Il danno da stress, secondo la giurisprudenza italiana, non si configura come un danno biologico, poiché non implica un'immediata condizione di infermità. Tuttavia, esso rientra nella categoria dei danni non patrimoniali legati all'inadempimento contrattuale, scaturendo direttamente dalla violazione dell'obbligo datoriale di garantire il riposo del lavoratore.

Il Caso del Tribunale di Padova Nel dettaglio, il Tribunale di Padova ha valutato un caso in cui un lavoratore era stato sottoposto a un carico di lavoro eccessivo, con un totale di 388,18 ore di straordinario annue, ben oltre il limite massimo di 250 ore stabilito dalla normativa e dal contratto collettivo. Questo eccesso è stato interpretato come una lesione del diritto costituzionale al riposo, con conseguente riconoscimento del danno da stress.

La sentenza solleva questioni rilevanti riguardo alle responsabilità dei datori di lavoro e all'importanza di monitorare e regolare adeguatamente gli orari lavorativi. È un monito per le aziende ad adottare una gestione del personale che rispetti i limiti orari e a prevenire contesti lavorativi potenzialmente dannosi per la salute psicofisica dei lavoratori. La decisione del Tribunale ha anche stabilito un parametro di risarcimento, quantificando in 1,50 euro il valore di ogni ora di straordinario oltre il limite legale. Questa valutazione apre a possibili sviluppi in termini di risarcimento per danni simili, offrendo un riferimento concreto per le future controversie.

La pronuncia di Padova potrebbe influenzare il modo in cui le aziende gestiscono le risorse umane, stimolando un dibattito più ampio sul benessere dei lavoratori e sull'equilibrio tra vita professionale e personale. Si auspica che questa sentenza possa contribuire a una maggiore sensibilizzazione sul tema del benessere lavorativo e sulla necessità di tutelare i diritti dei lavoratori.

 

da Ntlavoro