La Lega al Governo. Rendere permanente la deroga al vincolo di esclusività
Un importante tema che tocca i professionisti sanitari del comparto pubblico arriva al centro del dibattito parlamentare grazie all’interrogazione presentata dall’On. Rossano Loizzo (Lega). L’argomento riguarda la deroga al vincolo di esclusività prevista dall’articolo 13, comma 1, del decreto-legge 30 marzo 2023, n. 34 (il cosiddetto «decreto bollette»), una misura che consente ai sanitari di esercitare attività libero-professionale privata al di fuori dell’orario di servizio.
La deroga: una rivoluzione con limiti temporali
La norma, introdotta nel 2023, rappresenta un passo avanti verso una maggiore valorizzazione del lavoro dei professionisti della sanità pubblica, offrendo loro l’opportunità di incrementare le proprie competenze e il proprio reddito, oltre a frenare l’esodo verso il settore privato. Tuttavia, come evidenziato dall’On. Loizzo, questa apertura normativa è destinata a scadere il 31 dicembre 2025, configurandosi come una misura temporanea e limitata nel tempo.
Secondo l’interrogazione, tale provvisorietà rischia di vanificare i risultati positivi che la deroga potrebbe generare. L’incertezza sulla possibilità di continuare l’attività libero-professionale oltre la scadenza fissata potrebbe infatti disincentivare i professionisti, scoraggiandoli dall’assumere impegni economici, burocratici e assicurativi necessari per avviare questa nuova attività.
Un’opportunità per lo Stato e per i professionisti
La deroga al vincolo di esclusività non è solo un’opportunità per i sanitari, ma anche per il sistema pubblico. Da un lato, questa misura rende più attrattive le carriere nel settore sanitario pubblico, contribuendo a trattenere risorse umane qualificate; dall’altro, garantisce un beneficio economico per lo Stato, grazie al potenziale aumento del gettito fiscale derivante dalle attività libero-professionali.
L’On. Loizzo sottolinea come il mantenimento di questa possibilità anche oltre il 2025 possa consolidare un circolo virtuoso, garantendo maggiore serenità ai professionisti e un miglioramento complessivo dell’efficienza e della qualità dei servizi sanitari pubblici.
La richiesta di una norma strutturale
Nell’interrogazione, l’On. Loizzo chiede al Governo di chiarire se intenda adottare misure normative per trasformare la deroga in una disciplina permanente. Una stabilizzazione della norma rappresenterebbe un segnale concreto di attenzione verso il comparto sanitario, garantendo ai professionisti coinvolti la possibilità di pianificare con certezza la propria attività, senza il timore di un’improvvisa interruzione.
Il tema, peraltro, risponde a una necessità ampiamente condivisa anche dai rappresentanti delle categorie sanitarie, che hanno più volte evidenziato come la continuità della misura sia essenziale per massimizzarne l’efficacia.
Il dibattito politico
Con questa interrogazione, la Lega rilancia un tema centrale nel panorama del welfare italiano, ribadendo l’importanza di valorizzare il personale sanitario come leva per il rafforzamento del sistema pubblico. La palla passa ora al Governo, chiamato a rispondere con iniziative che, come richiesto dall’On. Loizzo, sappiano conciliare le esigenze dei professionisti e quelle del sistema sanitario nel suo complesso.
La scadenza del 2025 è sempre più vicina, e una risposta chiara è attesa al più presto, per garantire che una misura dall’elevato potenziale non venga sprecata a causa della sua natura transitoria.