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Pneumologia G.O.M. di Reggio Calabria in condizioni indegne: NurSind denuncia rischi gravi per tutti

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 01/07/2025

CalabriaNurSind dal territorio

Il sindacato scrive a NAS e Ispettorato del Lavoro: “Ambienti fatiscenti, inadeguati e insalubri: è ora di intervenire”

Una lettera pesantissima e dettagliata è quella firmata dal NurSind di Reggio Calabria, guidato dal segretario territoriale Vincenzo Marrari, e indirizzata il 30 giugno 2025 a tutte le autorità competenti: l’Ispettorato Territoriale del Lavoro, i NAS dei Carabinieri e il Commissario Straordinario del Grande Ospedale Metropolitano “Bianchi – Melacrino – Morelli”.

Nel mirino del sindacato, ancora una volta, ci sono le condizioni strutturali e igienico-sanitarie gravemente critiche dell’UOC di Pneumologia del Presidio Riuniti: “una situazione inaccettabile e pericolosa, di cui l’Azienda è da tempo perfettamente a conoscenza ma continua a ignorare”.

“Siamo costretti – scrive Marrari – a rivolgerci agli organi ispettivi e di controllo perché a tutt’oggi, dopo nostre ripetute segnalazioni, non è stato adottato alcun provvedimento per rimuovere condizioni che definire drammatiche è poco. Non possiamo più tollerare questo disinteresse istituzionale.”

Una lista di carenze strutturali e igieniche da codice rosso

Nel comunicato, NurSind elenca con precisione le principali criticità:

  • Pavimentazioni rovinate, sconnesse o rotte, con gravi rischi per l’incolumità di degenti e operatori.

  • Bagni in numero insufficiente rispetto agli standard minimi previsti dalla normativa (1 ogni 4 pazienti).

  • Assenza totale di una tisaneria, indispensabile per la preparazione e somministrazione sicura di alimenti e bevande ai pazienti.

  • Spogliatoi fatiscenti, privi di servizi igienici e impianti di climatizzazione, inadeguati a garantire igiene e dignità agli operatori.

  • Mancanza di servizi igienici riservati al personale, con inevitabili promiscuità d’uso tra operatori e pazienti.

  • Stanze di degenza inadatte: nessun sistema di filtraggio centralizzato dell’aria, postazioni assistenziali non attrezzate per sub-intensiva, ambienti piccoli e sovraffollati.

Tutto ciò – denuncia il sindacato – accade in un reparto che accoglie pazienti fragili, spesso con patologie respiratorie severe, immunodepressi e bisognosi di un ambiente salubre e controllato.

“Qui non siamo davanti a semplici disagi, ma a una palese violazione delle norme di sicurezza, igiene e tutela della salute. Chi lavora o viene ricoverato in Pneumologia è esposto a un rischio inaccettabile. È dovere dell’Azienda intervenire, non voltarsi dall’altra parte”, incalza Marrari.

"Da Tempo denunciamo, ma il silenzio è assordante"

Il sindacato, si legge nella nota, aveva già segnalato tutto il 18 giugno scorso, ma “non è seguita alcuna azione correttiva, né è stato comunicato un cronoprogramma di interventi”.

“Questa indifferenza ci lascia sconcertati – afferma il segretario Marrari – e ci costringe ad attivarci con strumenti ufficiali per tutelare non solo i lavoratori, ma anche e soprattutto i cittadini-pazienti, che hanno diritto a cure in ambienti adeguati”.

Alla luce di tutto ciò, NurSind chiede:

  • un immediato sopralluogo da parte di NAS e Ispettorato del Lavoro;

  • una verifica tecnica e sanitaria urgente dei locali in uso all’UOC di Pneumologia;

  • e l’adozione di soluzioni concrete, fino al trasferimento dell’intera Unità in ambienti più sicuri e a norma, se necessari.

“Non possiamo più aspettare. La salute non è un’opinione, e la dignità dei professionisti non può essere calpestata in questo modo. Chi tace, è complice”, conclude Marrari.