Caos personale in ASREM: carenze, disorganizzazione e nessuna risposta dall’Azienda
Il NurSind Molise denuncia gravi criticità in numerosi reparti e minaccia il ricorso al Prefetto
Campobasso – “Una grave e cronica carenza di personale, disorganizzazione diffusa e promesse mai mantenute”: è questo il quadro che il NurSind Molise, per voce della sua segretaria regionale, Dott.ssa Sonia Lepore, delinea in un durissimo comunicato inviato all’Azienda Sanitaria Regionale del Molise (ASREM), annunciando la possibilità di coinvolgere la Prefettura entro cinque giorni se non vi saranno risposte concrete.
La denuncia del sindacato delle professioni infermieristiche è dettagliata e documentata: reparti e servizi strategici come diabetologia, chirurgia, medicina, nefrologia, dialisi, sala operatoria, oncologia, il 118, e medicina d’urgenza sarebbero da tempo in grave sofferenza, con una situazione che si acuisce nei mesi estivi.
Il sindacato contesta l’atteggiamento dell’Azienda, che da un lato avrebbe parlato di “esubero di personale infermieristico”, e dall’altro avrebbe motivato il mancato rinnovo generalizzato dei contratti a tempo determinato con lo sforamento del tetto assunzionale. Una parte dei contratti in scadenza a dicembre 2024 è stata prorogata – nello specifico quelli assegnati all’emergenza urgenza – mentre altri professionisti sono stati lasciati a casa.
Il NurSind contesta l'assenza di trasparenza nei criteri di proroga, evidenziando che non è stata rispettata la posizione in graduatoria. A distanza di mesi, per coloro in servizio in area critica, è arrivata una nuova proroga di tre mesi, mentre nessuna opportunità è stata data agli altri, nonostante la persistente carenza di personale.
Ma il problema, sottolinea la Lepore, non è solo numerico bensì organizzativo. Il personale, infatti, viene dislocato impropriamente in aree dove servirebbe personale amministrativo, lasciando sguarniti i reparti assistenziali. Il risultato è che molti servizi non riescono nemmeno a garantire il diritto alle ferie o ai permessi, mentre la tanto annunciata riorganizzazione resta solo sulla carta.
A peggiorare il quadro – secondo il NurSind – anche l’uso massiccio e indiscriminato della pronta disponibilità, condizioni ambientali critiche come l’assenza di climatizzazione in reparti e ambulatori, e la conseguente insalubrità degli ambienti.
Personale e pazienti sono ormai stremati, costretti a lavorare e ricevere cure in condizioni ambientali al limite della sopportabilità, in piena estate, con temperature spesso proibitive.
Preoccupano anche le situazioni di Venafro, in particolare l’UDI e la RSA, salite alla ribalta delle cronache per segnalazioni da parte dei familiari dei pazienti, “solo la punta dell’iceberg” di quanto realmente accade – sottolinea la Lepore.
A fronte di queste criticità, il NurSind lamenta la totale assenza di confronto con la direzione ASREM: nessuna risposta alle note inviate, nessuna convocazione, nemmeno sul servizio mensa, che presenta gravi carenze.
Il messaggio è chiaro: se entro cinque giorni non ci sarà alcun segnale, il sindacato si rivolgerà al Prefetto, chiedendo un tavolo tecnico per affrontare una situazione che mina, da un lato, la sicurezza degli operatori sanitari, e dall’altro, il diritto dell’utenza a cure sicure e di qualità.
“Siamo pronti a portare la discussione in Prefettura”, conclude il comunicato, “perché non è più tollerabile che a pagare siano sempre gli operatori e i cittadini”.