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Stabilizzazione del personale sanitario, prorogati i termini: ecco quando

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 18/02/2025

AttualitàGoverno

 

Con un nuovo intervento normativo, il Governo ha ufficialmente prorogato i termini per la stabilizzazione del personale sanitario, prolungando fino al 31 dicembre 2025 la possibilità per gli operatori assunti durante l’emergenza Covid-19 di accedere ai contratti a tempo indeterminato. La modifica interessa la legge 30 dicembre 2021, n. 234, e il decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198, aggiornando le relative scadenze.

Le modifiche alla legge 234 del 2021

In particolare, l’articolo 1, comma 268, lettera b) della legge 234/2021 è stato aggiornato nei seguenti termini:

  • Il termine per il maturato servizio utile alla stabilizzazione, inizialmente previsto per il 31 dicembre 2023, è stato prorogato al 31 dicembre 2025.

  • Il periodo di servizio richiesto, precedentemente compreso tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2024, è stato esteso fino al 31 dicembre 2025.

 

Il comma 3-ter si spiega che, per fronteggiare la grave carenza di personale e superare il precariato, per il personale dirigenziale e non dirigenziale del Servizio sanitario nazionale, il termine per il conseguimento dei requisiti per l'assunzione a tempo indeterminato di quel personale del ruolo sanitario e del ruolo sociosanitario, anche qualora non più in servizio, che siano stati reclutati a tempo determinato con procedure concorsuali e che abbiano maturato alle dipendenze di un ente del Ssn almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2025.

Interventi sul decreto-legge 198 del 2022

Parallelamente, l’articolo 4, comma 9-quinquiesdecies del decreto-legge 198/2022 è stato modificato sostituendo la scadenza del 31 dicembre 2024 con il 31 dicembre 2025, garantendo così una maggiore continuità nel processo di stabilizzazione.

Implicazioni e obiettivi della proroga

L’estensione della misura rientra in una strategia più ampia volta a consolidare il personale sanitario impiegato durante la pandemia, evitando il rischio di un’emorragia di risorse professionali qualificate. Secondo fonti ministeriali, la proroga risponde alle esigenze di numerosi enti sanitari locali che necessitano di personale stabile per garantire la qualità dei servizi.