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Cariati, ospedale senza personale: NurSind proclama lo stato di agitazione

Giuseppe Provinzanodi
Giuseppe Provinzano
Pubblicato il: 17/06/2025

CalabriaNurSind dal territorio

Rsa al collasso, servizi ridotti e nessun piano assunzionale: il sindacato chiede l’intervento del prefetto

Al “Vittorio Cosentino” di Cariati si torna a protestare. Dopo anni di battaglie per la sua riapertura, oggi il presidio ospedaliero è di nuovo in forte difficoltà. A denunciarlo è il sindacato delle professioni infermieristiche NurSind Cosenza, che lo scorso 12 giugno ha proclamato ufficialmente lo stato di agitazione, informando il Prefetto di Cosenza, Rosa Maria Padovano, e il Direttore Generale dell’Asp, Antonello Graziano. Alla base della mobilitazione: una gravissima carenza di personale che compromette l’erogazione dei servizi sanitari.

“In questo ospedale il personale lavora sotto organico”, recita lo striscione affisso davanti al nosocomio. Un segnale forte, sostenuto da una documentazione inviata alle istituzioni che denuncia «una costante emergenza organizzativa» e una gestione aziendale senza trasparenza, né prevenzione.

RSA in crisi: sei infermeiri per decine di pazienti

Il caso più critico riguarda la Rsa medicalizzata, che ospita pazienti fragili e con patologie invalidanti. Qui lavorano appena sei infermieri e sei OSS su un organico previsto di tredici unità. Secondo Nicodemo Capalbo, dirigente territoriale del NurSind, il personale è costretto a rinunciare a ferie e riposi, spesso rientrando in servizio in straordinario. “Il rapporto è di un operatore ogni 18 pazienti – denuncia – contro le linee guida che ne prevedono uno ogni cinque”.

Le criticità si estendono anche ad altri reparti:

  • Pronto soccorso (attualmente ancora Punto di Primo Intervento), dove mancano operatori nonostante l’arrivo di alcuni medici cubani

  • Laboratorio analisi, chiuso di notte

  • Consultorio familiare, retto da un’unica ostetrica prossima alla pensione

  • Neuropsichiatria infantile, con la specialista presente solo due volte al mese

Servizi in affanno, estate ad alto rischio

“Il personale è allo stremo – prosegue Capalbo – e l’Asp non ha ancora varato un piano assunzionale per sostituzioni, turn over o ferie. Le continue modifiche organizzative vengono comunicate a fatto compiuto. Nessuna strategia per gestire le assenze improvvise”.

Il sindacato chiede l’applicazione della legge 161/2014 sull’orario di lavoro, maggiore trasparenza su mobilità e assegnazioni, e l’erogazione delle prestazioni aggiuntive previste per legge. Se la situazione non dovesse sbloccarsi, sarà proclamato lo sciopero generale del comparto.

A lanciare l’allarme è anche Mimmo Formaro, esponente del movimento civico Le Lampare, da sempre in prima linea per la difesa del “Vittorio Cosentino”: “Con l’estate alle porte e l’arrivo di turisti ed emigrati, la pressione sull’ospedale aumenterà. Ma i lavori al nuovo pronto soccorso sono in ritardo, e il personale è insufficiente. Serve l’unità di tutti: operatori, cittadini e istituzioni”.