Tagli alla sanità: l’Asl Cn2 lascia a casa 50 operatori, il NurSind attacca duramente
Il sindacato: “Decisione inaccettabile. Altro che assunzioni, ora servono risposte strutturali”
Cuneo – “Altro che potenziamento dei servizi: l’Asl Cn2 decide di non prorogare i contratti a tempo determinato e lascia a casa oltre 50 operatori sanitari”. È dura la posizione del NurSind, il sindacato delle professioni infermieristiche, dopo l’incontro svoltosi questa mattina, martedì 17 giugno, con i vertici aziendali.
Il provvedimento riguarda circa 20 infermieri, 30 operatori socio-sanitari, alcune ostetriche e altre figure del comparto sanità. Tutti professionisti in servizio con contratti a termine, molti dei quali con i requisiti per essere stabilizzati, ma che saranno comunque esclusi.
“È un taglio inaccettabile alle politiche del personale – denunciano Francesco Coppolella segretario regionale NurSind Piemonte e Davide Canetti segretario territoriale NurSind di Cuneo – e, considerando il periodo estivo e le ferie alle porte, ci chiediamo come si possa ignorare l’impatto devastante di questa scelta su servizi e pazienti”.
Secondo il NurSind, la decisione dell’azienda è in aperto contrasto con le rassicurazioni ricevute in passato su nuove assunzioni e investimenti. “Siamo ben lontani dal potenziamento tanto annunciato anche dal governo regionale – sottolineano i sindacalisti – che a questo punto chiediamo intervenga immediatamente”.
Inoltre, l’Asl Cn2 avrebbe comunicato l’esaurimento delle risorse destinate alle prestazioni aggiuntive, misura adottata per compensare la carenza di personale. “Uno strumento tampone che non risolve nulla – continua il NurSind – e che conferma l’assenza di una visione strategica. Ora servono risposte strutturali, perché la situazione è diventata estremamente delicata”.
Il sindacato non nasconde il proprio disagio anche nei rapporti con l’azienda: “Di fronte a queste scelte – concludono Coppolella e Canetti – diventa difficile anche solo sedersi a un tavolo di confronto”.