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DL Economia approvato: bonus mamme, APE sociale e asilo nido. Ecco cosa cambia

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 07/08/2025

AttualitàGovernoParlamento

 

Roma, 7 agosto 2025 – La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva il Decreto-legge Economia (AC 2551), con 160 voti favorevoli, 99 contrari e 3 astenuti. Ora si attende la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per la piena entrata in vigore. Il testo finale non ha subito modifiche in seconda lettura, confermando quanto già approvato dalla Commissione Bilancio del Senato.

Il provvedimento contiene diverse misure di natura economica e sociale che coinvolgono anche il personale sanitario e assistenziale, in particolare per quanto riguarda il lavoro femminile e i servizi per l’infanzia.

Di seguito una panoramica delle disposizioni più rilevanti per chi lavora nella sanità, con un focus su infermieri e infermiere.

Articolo 6 – Bonus mamme lavoratrici: cambia la forma, resta il sostegno

Per l’anno 2025, il cosiddetto Bonus Mamme, già introdotto con la legge di bilancio, subisce una revisione importante: non sarà più un esonero contributivo in busta paga, ma diventa un trattamento integrativo da richiedere direttamente all’INPS.
Nel dettaglio:

  • L'importo sarà di 40 euro al mese, per un totale massimo di 480 euro annui;

  • L’erogazione sarà una tantum a dicembre, previa domanda;

  • Potranno accedervi esclusivamente le lavoratrici madri con almeno due figli, che abbiano un contratto a tempo determinato o siano autonome;

  • Restano escluse le lavoratrici con contratto a tempo indeterminato e due figli.

Per queste ultime, però, non tutto è perduto: chi ha almeno tre figli a carico continuerà a beneficiare dell’esonero contributivo fino a 3.000 euro annui, misura già in vigore e confermata fino al 31 dicembre 2025.

Quali implicazioni per il personale infermieristico?

Questa misura ha un impatto diretto su una fetta importante del personale sanitario femminile, in particolare:

  • Le infermiere con contratti a termine, spesso impiegate nei reparti o nei servizi domiciliari, potranno accedere al trattamento integrativo.

Articolo 5 – Rifinanziamento dell’APE sociale: pensione anticipata garantita anche nei prossimi anni

Tra le misure più attese, il rifinanziamento dell’APE sociale (Anticipo Pensionistico) rappresenta una conferma della volontà politica di mantenere attivo uno strumento fondamentale per chi svolge lavori gravosi o è in condizioni di fragilità.

Il decreto autorizza un incremento delle risorse:

  • 55 milioni di euro per il 2025

  • 60 milioni per il 2026

  • 85 milioni per il 2027

  • 50 milioni per il 2028

L’APE sociale, introdotta nel 2017, consente a lavoratori in specifiche condizioni – tra cui caregiver familiari, disoccupati, disabili e lavoratori impiegati in attività gravose – di accedere alla pensione anticipata a partire dai 63 anni, senza penalizzazioni economiche.

Perché interessa gli infermieri?

La categoria degli infermieri rientra tra le professioni gravose individuate dai decreti attuativi della legge n. 234/2021. In particolare, chi:

  • Ha almeno 36 anni di contributi

  • Ha svolto per almeno 7 anni negli ultimi 10 (o 6 negli ultimi 7) un'attività rientrante tra quelle “gravose”

 

Articolo 6-bis – Bonus asili nido anche per strutture private abilitate

Un altro intervento significativo riguarda il bonus asili nido, misura nata con la legge di bilancio 2017 (legge n. 232/2016, art. 1, comma 355) e sempre più centrale per la conciliazione tra lavoro e vita familiare.

L’art. 6-bis chiarisce due aspetti fondamentali:

  1. Il bonus si applica anche alle strutture private abilitate, ampliando le opzioni per i genitori che non trovano posto nel pubblico;

  2. Dal 2026, sarà possibile presentare una sola domanda pluriennale, a condizione che:

    • i requisiti restino invariati;

    • siano prenotate le mensilità future.

Il valore per gli operatori sanitari

Nel contesto di turni notturni, lavoro festivo e mobilità territoriale, la possibilità di contare su asili privati accreditati può rappresentare un supporto concreto alla genitorialità per infermieri e OSS. La semplificazione amministrativa a partire dal 2026 riduce la burocrazia e offre una prospettiva più stabile nella pianificazione familiare.

Resta ora da attendere la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale e le successive circolari INPS, che definiranno modalità operative e tempistiche per l’accesso ai vari benefici.