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Straordinari in pronta disponibilità: NurSind ferma i conguagli IRPEF

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 19/11/2025

Contratto Nazionale

La tensione cresce nel comparto sanitario pubblico dopo la decisione di diverse aziende sanitarie di procedere al conguaglio della ritenuta Irpef sugli straordinari svolti in pronta disponibilità. Una scelta che Nursind, sindacato delle professioni infermieristiche, giudica illegittima. Per questo ha inviato una diffida formale a tutte le aziende.

Secondo il sindacato, la questione nasce da un interpello rivolto all’Agenzia delle Entrate, che riguarda però un caso isolato. La normativa richiamata, spiegano da Nursind, non consente di estendere l’interpretazione a tutte le realtà del Paese. Mancano infatti circolari ufficiali e chiarimenti che autorizzino un’applicazione uniforme della tassazione.

Il punto è semplice. Per Nursind, se l’Agenzia delle Entrate avesse voluto ampliare il perimetro dell’interpretazione, avrebbe prodotto un atto rivolto a tutte le aziende, non una risposta legata a un singolo interpello. Di conseguenza, qualsiasi recupero fiscale operato senza un quadro normativo chiaro rischia di configurare un illecito.

Il sindacato non esclude azioni legali. Anzi, sottolinea che l’azienda che procedesse al recupero potrebbe essere chiamata a risarcire il danno. L’ufficio legale di Nursind si sta già muovendo per predisporre eventuali ricorsi.

Intanto si guarda anche alla politica. È in discussione un emendamento alla legge di bilancio che potrebbe chiarire la vicenda una volta per tutte. La speranza è che venga accolto e inserito nel testo definitivo, così da chiudere ogni incertezza.

La posizione di Nursind è netta: gli infermieri hanno sostenuto turni pesanti e ore di straordinario essenziali per la tenuta dei servizi. Penalizzarli ora con recuperi fiscali fondati su interpretazioni dubbie, dicono dal sindacato, sarebbe ingiusto e inaccettabile.

Il messaggio finale è un avviso diretto alle aziende sanitarie: fermate i conguagli, in attesa di norme chiare e valide per tutti. Gli infermieri non possono essere lasciati soli in questa battaglia.