Scudo penale e libera professione: a dicembre arriva Milleproroghe a salvare il vuoto normativo
Siamo arrivati a dicembre, la fine dell’anno e per mettere una toppa ai ritardi su scudo penale e libera professione infermieristica si ricorre al salvifico decreto Milleproroghe.
Scudo penale
Ricordiamo che lo scudo penale è la limitazione della punibilità penale per i professionisti sanitari nei soli casi di colpa grave per i reati di omicidio colposo e lesioni colpose in presenza di grave carenza di personale. Lo “scudo penale” per gli esercenti le professioni sanitarie, quindi l'insieme di norme che ridefinisce in modo sostanziale la responsabilità penale e civile dei medici e degli operatori sanitari, veniva ridefinito a settembre scorso all'interno del DDL delle professioni sanitarie. Il DDL è stato incardinato di recente alla Camera ed è impossibile che possa essere approvato entro il 31 dicembre. La mancata approvazione lascerebbe i professionisti sanitari sprovvisti di una norma, inizialmente temporaneo dal periodo Covid, ritenuta indispensabile i cui effetti erano già stati prorogati proprio fino alla fine dell’anno in corso.
Perché il Milleproroghe entra in gioco
Proprio per evitare un vuoto normativo nella bozza del decreto Milleproroghe che sta per essere varata si prevede l’ulteriore proroga dello scudo penale fino al 31 dicembre 2026 così da mantenere in vigore la limitazione della responsabilità penale mentre il Parlamento continua l’esame della riforma complessiva. Questo perché Secondo Fnomceo (Federazione degli Ordini dei medici e degli odontoiatri) “le particolari condizioni di lavoro derivanti dalla carenza di personale, nonché dalla scarsità dei mezzi a disposizione, sono tali da dover sollevare i professionisti sanitari dalla responsabilità penale in tutti quei casi di morte o lesioni, eventualmente provocate ai pazienti, diversi dalla colpa grave, almeno fino a quando le attuali criticità non risulteranno risolte o quantomeno attenuate”.
La bozza prevederebbe anche ulteriori provvedimenti di impatto e interesse infermieristico
Incarichi Semestrali e Stabilizzazioni
Proroga al 31 dicembre 2025 degli incarichi semestrali di lavoro autonomo per infermieri e altri professionisti sanitari, inclusi specializzandi, per far fronte a gravi carenze ospedaliere. Prevede stabilizzazione a tempo indeterminato per chi ha almeno 18 mesi di servizio SSN (anche non continuativi, con 6 mesi post-2020), riducendo precarietà e migliorando continuità assistenziale.
Incentivi e Formazione
Incremento risorse regionali per prestazioni aggiuntive (fino allo 0,7% fondo sanitario) e flat tax al 5% sugli straordinari infermieristici, stimolando disponibilità per turni critici. Estensione al 31 dicembre 2025 per acquisizione crediti formativi obbligatori, evitando sanzioni in contesti di pressione lavorativa.
Si tratta certamente di buone notizie che al di là dei provvedimenti sollevano comunque interrogativi sull’efficienza dei lavori e degli iter parlamentari e della distanza tra i proclami e le reali tempistiche di approvazione delle norme, tanto che alla fine dell’anno, come ogni anno, bastano due righe.
Andrea Tirotto
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