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In Italia fino a 6000 suicidi ogni 100.000 persone. L'Oms esorta la prevenzione

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 29/08/2017

Attualità

L’Oms annovera il suicidio tra i problemi di salute pubblica, e in quanto tale ritiene che questo debba essere combattuto attraverso una strategia che sia multisettoriale e preventiva.

(da Quotidiano Sanità)

 

Dai dati pervenuti, anche se scarsi, visto che solo 60 Paesi hanno buoni indici di registrazione del fenomeno, tali da essere utilizzati per calcolarne i tassi, il suicidio non riguarda solo i Paesi a basso reddito, ma anche quelli a medio ed alto reddito: il 78% dei suicidi si verifica in questi ultimi.

Il tasso più alto, pari a 15, è in Asia,segue poi il Nord America con un tasso che va da 10 a 14,9, mentre l’Italia registra un tasso che va dai 5 ai 9,9, ovvero ogni 100.000 abitanti gli individui che ricorrono al suicidio vanno dai 3.000 ai 5.900.

 

Chi è a rischio?

 

Le categorie a rischio sono quelle che rientrano tra:

  • i disturbi mentali, un legame quello tra questi e suicidio, specie nei Paesi ad alto reddito

  • tutti gli individui che subiscono traumi, violenze, abusi. Quelli che hanno sperimentato perdite, non solo di persone care, ma anche del lavoro. Chi non è in grado di superare lo stress dovuto ai rapporti che si interrompono, ai problemi finanziari che insorgono ed ancora al dolore cronico o alla malattia

  • i gruppi vulnerabili che si trovano in situazioni di discriminazione, come rifugiati e migranti, omosessuali, transgender e prigionieri.

 

Il mezzo di suicidio

Per lo più come mezzo per il suicidio si utilizzano i pesticidi (30%), specie nei Paesi rurali ed a basso reddito, ed anche per la facilità con la quale si possono acquistare; seguono l’impiccagione e le armi da fuoco.

 

La Prevenzione

I suicidi sono evitabili, e per questo vanno combattuti, affrontandoli con un approccio multidisciplinare. La prevenzione al fenomeno rientra nel Piano di azione per la salute mentale dell’Oms 2013- 2020, dove gli Stati membri si sono impegnati a lavorare per ridurre del 10% il tasso di suicidi, entro il 2020.

Alcune delle misure che si possono adottare per raggiungere l’obiettivo sopra, sono:

  • Identificazione precoce, trattamento e cura degli individui che rientrano tra i gruppi a rischio

  • Formazione di personale sanitario specializzato nella valutazione e gestione del comportamento suicidario

  • Assistenza e follow up per le persone che hanno tentato i suicidio

  • Introduzione di politiche per la riduzione dell’alcol e delle droghe

  • riduzione dell’accesso ai mezzi di suicidio (pesticidi ed armi da fuoco)

  • segnalazione dei media in maniera responsabile, per evitare il fenomeno emulativo.

 

Ph credit: Padovaoggi