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Pensioni 2019. Novità, requisiti e calcolo contributivo in attesa della Riforma quota 100

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 27/06/2018

Leggi e sentenze

In attesa che, come promesso dal nuovo esecutivo, la Riforma Fornero venga gradualmente superata, dal 1° Gennaio 2019, i requisiti per la pensione ed il calcolo contributivo subiranno delle piccole variazioni, questo in virtù dell’ancora vigente Legge Fornero che ha disposto un adeguamento biennale in relazione all’aumentata aspettativa di vita.

 

Sono due le conseguenze dell’aumento dell’aspettativa di vita:

  • aumento dell’età pensionabile

  • riduzione dei coefficienti di trasformazione utilizzati per il calcolo contributivo, che porterà ad una riduzione dei trattamenti previdenziali liquidati al 1° gennaio 2019.

 

Ecco nel dettaglio cosa accadrà dal 1 gennaio 2019:

 

  • pensione di vecchiaia, 67anni per tutti, anzianità contributiva 20 anni

  • pensione di vecchiaia contributiva, 71 anni e 5 anni di contributi

  • pensione anticipata contributiva, 64 anni e 20 anni di contributi

  • pensione anticipata uomini, 43 anni e 3 mesi di contributi

  • pensione anticipata donne, 42 anni e 3 mesi di contributi

  • pensione anticipata lavoratori precoci, 41 anni e 5 mesi di contributi

 

 

All’ Ape volontaria non si potrà accedere prima del compimento dei 63 anni e 3 mesi.

Non cambia nulla per l’Ape sociale e per lavoratori notturni e lavori gravosi, per loro tutto resta come prima dell’adeguamento.

 

Coefficienti di trasformazione

I coefficienti di trasformazione sono i divisori con cui il montante contributivo delle pensioni calcolate con sistema contributivo viene trasformato nell’importo annuo dell’assegno previdenziale.

D’ora in avanti, i coefficienti avranno valenza biennale.

Come anticipato questi sono stati ridotti e ciò significa che coloro che andranno in pensione nel 2019 riceveranno un assegno più basso di circa l’1% rispetto a quanto avviene oggi.

 

 

Da Money.it

ph credit: dal web