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Moncalieri, barelle da campo al pronto soccorso del Santa Croce. NurSind: "un sistema allo sbando"

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La Redazione
Pubblicato il: 09/02/2019 vai ai commenti

Comunicati StampaNurSind dal territorioPiemonte

Barelle da campo per terra sulle lenzuola ed altre spostate nei reparti.

A pochi giorni dalla lettera inviata dal NurSind di Torino guidato da Giuseppe Summa, al Ministro Grillo in merito alle gravi criticità dei pronto soccorso, a Moncalieri si è  verificato un evento che ricorda quanto accaduto qualche anno fa a Nola.

Nella notte tra il 5 e il 6 Febbraio, il pronto soccorso di Moncalieri è stato preso letteralmente d'assalto e a causa dell'elevato numero di pazienti presenti, il personale in turno, dopo aver sentito la Direzione Sanitaria, è stato costretto a spostare alcune barelle nei reparti e ad allestire tre barelle da campo adagiate per terra su delle lenzuola.
Su queste barelle sono stati fatti distendere pazienti, proprio come accadde anni fa a Nola, quando mezza Italia si scandalizzò per quanto accaduto.
"Riteniamo tutto questo inammissibile - dichiara Giuseppe Summa segretario territoriale NurSind di Torino -. Ci chiediamo come possa capitare tutto ciò. Eppure i  nostri gridi di aiuto, sono stati definiti strumentalizzazioni dall'Assessore Saitta. Lo stesso Assessore si riteneva più soddisfatto degli esiti in sede giudiziaria viste le archiviazioni alle nostre denunce, che non interessato degli esiti di salute dei cittadini piemontesi".

"Quanto accaduto a Moncalieri, - continua Summa -  è purtroppo la conferma di quanto le Aziende siano lasciate assolutamente sole, nella gestione di problemi così importanti. In questi giorni, alcuni pronto soccorso hanno dovuto gestire in contemporanea più di cento pazienti".  
Il NurSind nella nota ricorda che: "per potenziare il personale ed acquistare attrezzature, la Regione Lombardia ha finanziato circa quattro milioni di euro solo per il periodo dell'iperafflusso. Richiesta simile che il NurSind aveva portato in Prefettura a Dicembre, ma ancora una volta l'Assessore aveva preferito non ascoltare".
"Ci saremmo aspettati - conclude Summa - almeno un gettone di disagio come forma riconoscimento e gratitudine, a tutti quegli operatori che quotidianamente si fanno in quattro per i cittadini e che sono costretti a tappare le falle di un sistema allo sbando".