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Campania. NurSind Caserta denuncia gravi criticità nel contesto ostetrico e chiede l’accesso agli atti.

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La Redazione
Pubblicato il: 06/08/2019 vai ai commenti

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Il contesto ostetrico della Regione Campania, ed in particolar modo quello casertano presenta alcune anomalie organizzativo: non è attivo un percorso nascita, non è ancora in distribuzione il "Libretto della nascita" fornito dalle Regioni di appartenenza che rende univoca la gestione della gravidanza, non è attiva la parto-analgesia garantita dai LEA.

L'impressione è quella che la branca ostetrica sia totalmente trascurata e demandata al Privatosottolinea Antonio Eliseo, segretario territoriale NurSind Caserta- le incongruenze le riscontriamo anche nell’anomala organizzazione delle TIN che dovrebbero sempre essere associarsi ad una maternità ed essere presenti anche in un Dea di 1 Livello invece sono affidate a strutture accreditate o parificate che sono classificate come presidi di base. La nostra proposta per rilanciare l'ostetricia è quella di adozione di un PDTA Ostetrico, un percorso cioè che comprenda tutte le prestazioni, dalla visita all'ecografia agli esami ematologici, applicabile sia ai consultori che ai presidi ospedalieri.

Un’altra problematica, a cui il NurSind Caserta ha posto la propria attenzione è quella relativa ai bambini prematuri.

La nascita prematura, avvenuta senza aver complicato la 37 settimana di gestazione rappresenta un evento relativamente frequente. Si calcola che il 6,9% delle nascite avviene prima del termine e le cause possono essere molteplici, ma l'assistenza medica specifica neonatologica rivolta a questi neonati ha mostrato evidenti progressi negli ultimi anni con conseguente rilevante aumento della loro               sopravvivenza, che ha raggiunto valori anche superiori al 90%.

Infatti la possibilità di sopravvivenza, proporzionale al peso e all'età gestazionale, si è spostata sempre più in basso sia per il peso (anche 500 grammi) che per l'età generazionale (anche di 23 settimane).

In un'ottica di " moderna neonatologia", i fattori che hanno consentito questi risultati sono molteplici:

aspetti organizzativi delle cure perinatali (coerenza di cura tra i livelli ostetrico e neonatologici, con centralizzazione delle gravidanze ad alto rischio e formazione avanzata del personale di assistenza ostetrica e neonatologica

  • miglioramenti clinici specifici verso la prevenzione della prematurità
  • maggiore attenzione alla gestione degli aspetti comportamentali relazionali del soggetto prematuro
  • assistenza personalizzata e modulata in base alla valutazione comportamentale di ogni singolo neonato ed interventi individualizzati
  • metodiche che promuovano il rapporto tra la madre e il proprio bambino , e promozione dell'allattamento materno.
  • follow-up multidisciplinare che ne segua lo sviluppo fisico e psicomotorio nella sua globalità.

 

Come NurSind chiediamo di conoscere tutti gli atti inerenti l'applicazione dei diritto del bambino in Ospedale e quello del neonato prematuro- conclude Antonio Eliseo -chiediamo di conoscere se esistono protocolli e procedure in applicazione a quanto predisposto sia dalla Carta del bambino, che dal Manifesto dei Diritti del bambino Nato Prematuro, di conoscere il numero dei Parti Naturali e dei TC effettuati nella AORN di Caserta che nella ASL , infine il numero dei parti avvenuti da gravidanza non a termine e quanti dei neonati prematuri hanno superato brillantemente la fase critica negli ultimi 5 anni”.

 

Richiesta Accesso agli atti .pdf