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Infermiere sei in burnout?

Elsa Frogionidi
Elsa Frogioni
Pubblicato il: 30/10/2019 vai ai commenti

AttualitàNursing

Il burnout tra gli infermieri è in aumentato, nelle aree critiche come i Pronto Soccorso il tasso segnalato arriva fino al 20%.

Il "burnout" è una sindrome che può presentarsi con sentimenti di affaticamento, esaurimento emotivo, oltre a sentirsi apatici o "controllati" dal luogo di lavoro. Questi sentimenti possono portare a depressione, nonché a una scarsa propensione al lavoro di squadra con i colleghi e, in conseguenza, a una minore sicurezza del paziente a causa della mancanza di attenzione ai dettagli.

Ma l’infermiere come riconosce se è a rischio di burnout?

Gli studi hanno dimostrato un possibile profilo che potrebbe essere predittivo del burnout, con un sorprendente 41% di infermieri che si sentono indifferenti al lavoro affermando di essere inclini a sentimenti di burnout.

Si tratta di infermieri che potrebbero non sentirsi parte di un team coeso, che manifestano una diminuzione del morale o di sentirsi "controllati" emotivamente durante il lavoro. Svolgono costantemente compiti senza entusiasmo, senza passione, automaticamente eseguono a memoria la routine quotidiana.

Agli infermieri viene chiesto costantemente di fare di più con meno risorse, perciò il rischio di esaurimento è più elevato. Uno studio sugli infermieri in Spagna dimostra che il rischio è maggiore negli infermieri dei servizi delle cure primarie. Un alto livello di burnout è stato osservato nel 40,24% degli infermieri; le dimensioni dell'esaurimento emotivo e della depersonalizzazione sono state trovate in modo prevalente nei partecipanti allo studio, con ansia, depressione, nevrosi. La depersonalizzazione era significativamente associata al genere, mentre l'esaurimento emotivo era correlato inversamente all'età.

Un’altra indagine sugli infermieri negli USA, riferisce che l'85% degli infermieri americani percepisce di sentirsi impegnato nel lavoro.  Ma che ne è dell'altro 15%?

Chi gestisce e amminnistra le aziende sanitarie, comprende l’urgenza e importanza di   coinvolgere i lavoratori nelle decisioni che coinvolgono il processo infermieristico?

Al fine di ridurre al minimo il rischio di burnout dei sanitari, i dirigenti delle professioni infermieristiche dovrebbero concentrarsi su tre questioni:

Primo. Gli infermieri che sono “in prima linea”,  devono avere consapevolezza che le loro opinioni sono apprezzate da coloro che ricoprono incarichi di leadership. Promuovere la partecipazione e condivisione dei percorsi, gli infermieri dovrebbero essere presenti in ogni decisione strategica e significativa.

Secondo. Favorire un ambiente interdisciplinare, in modo che gli infermieri ottengano il rispetto e il valore di collaborare con altre discipline e viceversa.

Terzo. Le posizioni di leadership devono essere accessibili agli infermieri e rispondere alle loro esigenze, compresa la necessità di occuparsi dell’emergenza di carenza del personale. Sviluppare la fiducia tra gli infermieri e la “leadership senior” è vitale per gli infermieri per sentirsi motivati ed evitare il burnout.

Uno dei risultati più importanti di una recente indagine sul burnout è che il 50% degli infermieri pur vivendo sentimenti di demotivazione, gli stessi non hanno espresso il desiderio di trasferirsi dal proprio posto di lavoro. Quale significato ha tale incongruenza? L’apatia lavorativa è diventata sistemica? La depersonalizzazione dei professionisti infermieri irreversibile?

Le politiche del personale delle aziende sanitarie devono cambiare, cogliere questo malessere, diventare sensibili ai comportamenti a rischio di coloro che si sentono distaccati dai loro pari, poiché alla fine a pagarne pegno con maggiori rischi di errori sono i nostri assistiti!

La richiesta di professionisti infermieri è in aumento e di pari passo dovrebbe crescere la cultura al benessere e alla cura di sé dei dipendenti. Troppo spesso gli infermieri sono così concentrati sulla cura degli altri, che perdono la consapevolezza della propria salute.

Puntare alla qualità, all’eccellenza dei trattamenti terapeutici, significa prendersi cura degli infermieri e strutturare un clima organizzativo aziendale in cui i dipendenti possano chiedere aiuto se riscontrano segni e sintomi di esaurimento e trovare le soluzioni appropriate.

 

Fonte

Study reveals alarming statistics on nurse burnout." Brusie, C. April 7, 2019. nurse.org.

Burnout a concern among primary care nurses." Morr, M., Ocotber 22, 2019, clinicaladvisor.com.

Medscape