Magistrali professioni sanitarie: calano le domande (-11 per cento) ma i posti restano troppo pochi
25 settembre 2025
Angelo Mastrillo
Docente in Organizzazione delle Professioni Sanitarie, Università di Bologna
Si terranno oggi giovedì 25 in ambito nazionale per le 36 Università statali gli esami di ammissione ai Corsi delle 5 Classi di Laurea Magistrale per le Professioni Sanitarie Infermieristiche e Ostetriche, della Riabilitazione, Tecnico Assistenziali-Diagnostiche e della Prevenzione.
Mentre le altre cinque Università private, di cui due ciascuno a Milano e a Roma, svolgono gli esami in giornate diverse dal 25 settembre delle statali, e comunque in questo mese di 19 settembre.
Nel totale delle 41 Università, sia statali che private, sarebbero ad oggi 12.469 i professionisti che hanno presentato domanda sui 4.213 posti a bando (Tab.1) di cui la maggioranza, 2.317 posti (55%), sono per i 40 Corsi di Infermieristica-Ostetrica.
La rilevazione dei dati, che è resa possibile grazie alla disponibilità e collaborazione da parte di tutte le Università, evidenzia in generale un calo medio del -11,0% delle domande presentate, dalle 13.983 dello scorso anno alle attuali 12.447, con un trend che è maggiore del -9,6% del precedente anno 2024 sul 2023 e parecchio diverso ed opposto rispetto al +5,9% dell’anno 2023 sul 2022 (Report 2024)
Va inoltre segnalato che si rileva l’ulteriore aumento dei Corsi, da 98 a 102, e dei posti a bando con +5,5%, da 3.940 a 4.213, con un rapporto delle domande su posto (D/P) di 3,0 che scende dal 3,5% del 2024.
Confrontando i dati - solo delle 41 Università statali - con le circa 58 mila domande per i Corsi di Laurea triennali, il cui calo è del -1.5%, per le Magistrali invece con le circa 9 mila domande il calo del -11,4% è parecchio più alto, tanto da portare a considerazioni e riflessioni di vario tipo.
Siamo al 22° anno di attivazione dei Corsi di Laurea Magistrale, dall’anno 2004 al 2025 (Tab. 2) durante i quali i posti messi a bando sono stati 53.682, meno degli 82.792 chiesti dalle Regioni (-35,2%), con una media di 3.763 posti/anno. Di fatto, il numero di 4.213 posti del 2025 è decisamente insufficiente rispetto all’incremento del fabbisogno indicato dalla Conferenza Stato-Regioni, che ha aumentato da 10.512 dello scorso anno a 12.549, ed è inferiore anche alle attuali 12.463 domande di iscrizione.
Le Lauree Magistrali hanno tra i vari scopi quello di formare i Dirigenti delle Professioni sanitarie e i Direttori e Docenti per i Corsi di Laurea triennale e Magistrale. Nei 19 anni dal 2004 al 2024 ne sarebbero stati formati circa 35 mila, con media annuale di 1.879 di cui circa la metà, 900, sono per la classe Infermieristica-Ostetricia. Guardando in specifico ognuna delle cinque Classi di Laurea, si rileva:
- I Classe Infermieristica-Ostetrica -14,5%, da 11.070 domande (D) dello scorso anno (posti 2.147) alle attuali 9.466 su 2.317 posti (P). Pertanto, il rapporto D/P è oggi di 4,1 a fronte di 5,2 dello scorso anno; va segnalato tuttavia un aumento medio nazionale dei posti del +7,9% (da 2.147 a 2.317). Il rapporto D/P medio di 4,1 è diverso fra le Università del Nord con 4,0, del Centro 3,6 e 4,8 del Sud.
- II Classe Riabilitazione +15,0%, da 1.400 dello scorso anno a 1.550 su 916 posti. Rapporto D/P di 1,7 più basso del 1,8 dello scorso anno, con aumento medio dei posti del +15,2% da 795 a 916.
- III Tecnico Diagnostica -14,5%, da 737 dello scorso anno a 630 su 610 posti. Rapporto DP di 1,2 come lo scorso anno, con calo medio dei posti del -13%, da 610 a 532.
- III Tecnico Assistenziale -34,5%, da 171 dello scorso anno a 112 su 103 posti che lo scorso anno. erano 113. Rapporto D/P di 1,5 superiore a 1,6 dello scorso anno, a parità dei 113 posti a bando.
- IV Prevenzione +11%, da 605 dello scorso anno a 671 attuali su 345 posti, aumentati del +25% sui 275 dello scorso anno. Rapporto D/P di 1,9 minore del 2,2 dello scorso anno, con aumento medio dei posti del +25,5%, da 275 a 345.
Per quanto riguarda la situazione delle Università fra le varie Regioni (Tab. 3) ci sono differenze fra le 3 con domande in aumento, dovuto anche all’aumento dei corsi e dei posti a Bando (Friuli, Liguria e Puglia), con differenze in ordine geografico. Piemonte -2,9% da 666 domande del 2024 alle 647 attuali su 212 posti e D/P 3,1. Lombardia -10,8% da 1.213 a 1.082 su 359 posti a bando e D/P 3,0; Veneto -17,1% da 832 a 690 su 223 posti e D/P di 3,1. Friuli-Venezia Giulia -28,5% da 260 a 186 su 60 posti a bando con rapporto D/P di 3,1. Liguria +17,7% da 265 a 312 su 110 posti a bando con rapporto D/P di 2,8. Le Università dell’Emilia-Romagna -9,9% da 1.210 a 1.090 su 354 posti e D/P 3,1: Marche -16,0% da 376 a 316 su 130 posti e D/P 2,4. Toscana -19,1% da 926 dello scorso anno alle attuali 749 su 281 posti e D/P 2,7. Umbria -9,5% da 294 a 266, con D/P 3,0 che era di 3,9. A seguire, le 4 Università del Lazio -19,5% medio, da 2.237 a 1.800 su 726 posti e D/P 2,5 che era 3,1. Abruzzo -20,7% da 818 a 649 su 234 posti e D/P 2,8. Molise -10,6% da 322 a 288, con D/P 3,0. Puglia +27,8% medio da 753 a 962 su 227 posti e D/P 4,2. Campania -4,2% da 1.286 a 1.232 su 275 posti con D/P di 4,5. Calabria con -6,7% da 537 a 501 su 148 posti con D/P 3,4. Sicilia +2,4% da 1.170 a 1.198 (stimati) su 524 posti a bando con D/P 2,3 e le 2 Università della Sardegna -41,4%, da 818 a 479 su 165 posti a bando, con D/P 2,9 che era di 5,5.