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Infermieri e art. 49: La pseudo errata corrige di Varese per i "lombardi"

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Pubblicato il: 18/05/2016

Articolo 49 e DemansionamentoLombardia

Con nota del 18 maggio a firma dei presidenti dei Collegi IPASVI di Bergamo, Brescia, Como, Cremona, Lecco, Mantova, Milano-Lodi-Monza Bianza, Pavia, Sondrio e Varese, i "Collegi Lombardi" scrivono alla presidente della FNC Barbara Mangiacavalli, al Presidente del Collegio IPASVI di Pisa (Emiliano Carlotti) e a tutti i Presidenti Provinciali IPASVI. 

 

Nella comunicazione "Si ribadisce che quanto inoltrato in precedenza rappresenta un errore di invio del testo e del destinatario." riferendosi alla nota trasmessa con analoga modalità in data 03/05/2016 e rettificata (se così si può dire) in data 05/05/2016 (Clicca)

La nota originaria era una dichiarazione di dissociazione dall'iniziativa pisana sulla mozione di abrogazione dell'art. 49 del Codice Deontologico che, è ben ricordarlo, aveva dei grossi vizi: innanzitutto si esprimeva a nome di tutti i presidenti lombardi e ne riportava le firme, ma poi alcuni di loro hanno fatto sapere di non condividerne i contenuti, e da qui la ritirata di Varese.

Nel testo poi venivano riferiti dei virgolettati con cui si attribuivano a Carlotti delle parole che lo stesso non ha mai nè pronunciato nè scritto.

La rettifica del 5 maggio semplicemente diceva che la precedente comunicazione riportava per errore un testo non condiviso e che ad essa sarebbe seguito un comunicato ufficiale.

Che il comunicato ufficiale sia quello di oggi (che riprende le stesse parole) lascia piuttosto perplessi, in quanto non pare assolutamente sufficiente nascondere dietro un "errore di invio del testo e del destinatario" l'uso e l'attribuzione a Carlotti di parole non sue (circostanza, peraltro, di cui ad oggi Varese e i sedicenti lombardi non ammettono la falsità) nè l'utilizzo della forma dei "tutti i presidenti dei Collegi della Lombardia" anche laddove alcuni degli stessi si sono dissociati dal contenuto della missiva, che di fatto quindi è un falso. 

Due elementi che meriterebbero, in un contesto civile, una errata corrige degna di tale nome e delle scuse adeguate e per i quali lo stesso Carlotti ha chiesto alla Federazione Nazionale, nei giorni scorsi, di intervenire con un’indagine formale (Clicca)

In un contesto civile, appunto...

 

LA NOTA dei Presidenti IPASVI lombardi QUI