Mobilità Infermieri. Monte orario e ferie non godute, devono essere monetizzati? Contratto e Aran. Cosa prevedono
Nel passaggio da un ente all’altro per mobilità, non essendoci cessazione del rapporto, è senz’altro possibile che egli fruisca delle ferie non godute presso il nuovo datore di lavoro, perché il rapporto continua con la nuova amministrazione.
Cosa succede se il dipendente ha un monte ore in eccedenza?
A porre il quesito all’Aran un Ente pubblico che ha effettuato una procedura di mobilità in entrata ad un dipendente che fino alla data di effettivo trasferimento era in posizione di comando presso l'Ente stesso, dove il dipendente ha maturato un determinato monte in eccedenza presso l'Ente di destinazione (che coincide con quello di comando pre-mobilità).
Al caso particolare indicato nel quesito, non si è riscontrato un preciso orientamento ministeriale che consenta di fornire certezza sul comportamento corretto da tenere.
La risposta fornita dall'ARAN - Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni
Alla domanda se era possibile monetizzare le ferie non godute dal dipendente trasferito ad altro ente per mobilità, era stato risposto che "L'art.36 , comma 11 del CCNL 2016/2018 comparto sanità, stabilisce espressamente che "Le ferie maturate e non godute per esigenze di servizio sono monetizzabili solo all’atto della cessazione del rapporto di lavoro, nei limiti delle vigenti norme di legge e delle relative disposizioni applicative”.
E' di tutta evidenza che tale disposizione consente la monetizzazione delle ferie solo all'atto della cessazione del rapporto di lavoro. In caso di mobilità, non si determina la costituzione di un nuovo rapporto di lavoro, ma la continuazione del rapporto precedente con un nuovo datore di lavoro. Pertanto, mentre deve ritenersi esclusa la possibilità di monetizzare le ferie non godute dal dipendente prima del trasferimento, perché non c'è alcuna cessazione del rapporto, è senz'altro possibile che egli ne fruisca presso il nuovo datore di lavoro, perché il rapporto continua con la nuova amministrazione". Per analogia sembrerebbe di poter ritenere che anche il monte ore conseguito, così come le ferie, non potendo essere monetizzato, dovrebbe essere garantito al dipendente trasferito per mobilità.