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I medici contro gli infermieri. La FNOMCeO contro le competenze avanzate del Veneto. Ecco perché

La Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e odontoiatri – FNOMCeO, in una lettera indirizzata oggi al Ministro della Salute, Roberto Speranza, al Ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti, al Ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Francesco Boccia, al Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia e a quello della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Stefano Bonaccini, si scaglia contro la delibera  n.1580 del 29/10/2019 della regione Veneto che istituisce i percorsi di formazione complementare per l’acquisizione delle competenze avanzate degli infermieri.

 

Cosa prevede la delibera

I percorsi formativi individuati per l’acquisizione delle competenze avanzate sono: assistenza nelle transizioni/continuità delle cure, gestione degli accessi vascolari, assistenza anestesiologica, gestione delle lesioni da pressione e sorveglianza e controllo delle infezioni correlate a pratiche assistenziali.

Durata e articolazione del percorso formativo: deve essere indicata la durata del percorso e la sua articolazione in parte teorica e pratica; gli standard minimi sono: 50 ore di teoria e 72 ore di pratica; la teoria viene accreditata ai fini dell’acquisizione di crediti ECM; almeno il 50% delle attività teoriche deve utilizzare metodiche didattiche interattive; possono essere previste anche sessioni di simulazione, fino ad un massimo del 50% del totale di ore previste per la parte pratica;

L’iscrizione ai corsi è gratuita e la partecipazione avviene in orario di servizio.

Infermieri. Il Veneto dà il via alle Competenze avanzate. I corsi di formazione gratuiti e con frequenza in orario di servizio

 

La posizione FNOMCeO

Secondo la FNOMCeO, l’acquisizione di competenze avanzate richiede percorsi formativi uniformi di livello universitario o con scuole riconosciute a livello nazionale e una esperienza professionale specifica, sottolineando come il tutto sia stato deciso e confezionato senza il contributo e il parere della professione medica, previsto invece dalla normativa.

La Federazione dei medici chiede che i criteri per l’adozione di percorsi formativi standard per lo sviluppo di competenze avanzate siano definiti a livello nazionale, al fine di evitare difformità tra diverse Regioni.

 

 da Responsabile Civile