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Infermiere. Tra le professioniste sanitarie con il maggior rischio di infarto

Maria Luisa Astadi
Maria Luisa Asta
Pubblicato il: 02/12/2019 vai ai commenti

EsteroStudi e analisi

 

Per quanto riguarda la popolazione femminile, Infermieri , assistenti sociali , assistenti sanitari e cassieri sono le professioni con i peggiori problemi cardiovascolari.

E, nell'ambito delle professioni sanitarie come anche gli psichiatri,  che vi sono i professionisti con problemi di salute al cuore. Ciò è stato dimostrato da un'indagine preliminare presentata alle sessioni scientifiche del 2019 dell'American Heart Association tra il 16 e il 18 novembre a Filadelfia (USA).

 

Le malattie cardiovascolari

Con un decesso ogni 10 minuti, le malattie cardiovascolari e l’infarto sono il killer numero 1 delle donne, superiore alla più temuta malattia oncologica, in particolare del seno. Eppure, la maggioranza di loro non è consapevole del rischio di eventi cardiaci che, in quasi l’80% dei casi, potrebbe essere prevenuto.

 

Quali sono le patologie che colpiscono più frequentemente le donne?

 

  • Dissezione spontanea dell’arteria coronaria

Si verifica quando uno dei due vasi sanguigni del cuore si strappa, rallentando o bloccando il flusso del sangue. Spesso, a causa dei sintomi simili, questa condizione viene confusa con un infarto, sebbene non lo sia deve essere trattata rapidamente perché molto grave. Le donne hanno più probabilità degli uomini di avere una dissezione spontanea dell’arteria coronaria, soprattutto dopo il parto.

  • Sindrome del cuore infranto

Non è solo una condizione psicologica, ma anche una cardiomiopatia che insorge dopo stress emotivi forti come un lutto, un divorzio, forti dispiaceri e arrabbiature. È causato da un rilascio improvviso di ormoni dello stress che fa sì che una parte del cuore si ingrandisca e non riesca a pompare sangue. Ciò può causare un intenso dolore al petto, ma un trattamento rapido può portare a un completo recupero.

 

Quando stare più attente alla salute del cuore?

Menopausa

Quei cambiamenti naturali che si verificano nel corpo di una donna dopo una certa età e, in particolare, durante la pre e post-menopausa, possono dare origine a problematiche cardiache o aggravare situazioni preesistenti. Durante questo particolare periodo, che si verifica in genere tra i 45-55 anni, i livelli degli estrogeni diminuiscono e questo provoca una serie di eventi tra i quali progressivo irrigidimento delle arterie e tendenza ad aumento del colesterolo (totale e LDL), della pressione sanguigna e del grasso addominale. Tutti questi fattori contribuiscono all’affaticamento del muscolo cardiaco, soprattutto nei soggetti predisposti. Mantenere uno stile di vita sano e attivo durante la menopausa aiuta a contrastare l’insorgenza di molte problematiche cardiache e malattie tipiche da invecchiamento.

Infiammazione

Una donna affetta da patologie infiammatorie, in particolare di natura autoimmune e/o cronica, come l’artrite reumatoide o il lupus, ha maggiori probabilità di presentare malattie cardiache. Uno stato infiammatorio prolungato può arrivare a influire negativamente sul corretto funzionamento del muscolo cardiaco, anche in donne giovani che fanno esercizio fisico e non fumano. È importante tenere sotto controllo l’infiammazione con l’adeguato trattamento farmacologico, quando necessario, certando di ricorrere il meno possibile ai cortisonici, se possibile e solo se prescritto dal medico.

Al primo manifestarsi di un qualunque problema di salute, soprattutto di nuova insorgenza e se in famiglia c’è una storia di ipertensione, problemi cardiaci, diabete, alterazioni metaboliche, è sempre buona norma confrontarsi con il proprio medico per avere i consigli più adeguati per prevenire problemi più seri.

Depressione

Questa particolare condizione psicologica può raddoppiare le probabilità di malattie cardiache. La depressione può rendere meno attivi, inoltre ansia, stress, disinteresse per sé stessi e per il proprio mondo possono mettere a dura prova il cuore. La prevenzione anche in questi casi parte dal confronto con un terapista.

Diabete

Questa condizione può raddoppiare le probabilità di malattie cardiache in entrambi i sessi. Alti livelli della glicemia (glucosio, cioè zucchero semplice, nel sangue) rallentano il flusso di ossigeno nel sangue e possono causare accumulo di placche nelle arterie. Inoltre, spesso, ad aggravare la condizione delle donne affette di diabete ci sono altri fattori come il sovrappeso, la pressione e il colesterolo alti. Dieta ed esercizio fisico sono molto importanti per la prevenzione e la cura..



I ricercatori hanno analizzato il modo in cui diverse professioni sono correlate ad una peggiore salute del cuore, nel campione, più di 65.000 donne in postmenopausa , con un'età media di 63 anni.
Per fare questo, hanno esaminato le 20 professioni più comuni e classificato i partecipanti in base alle 7 metriche cardiovascolari dell'American Heart Association, che includono quattro abitudini di salute ( fumo , peso , attività fisica e nutrizione ) e tre fattori di rischio ( colesterolo totale, pressione sanguigna e zucchero a digiuno).

Quasi il 13%di tutti i partecipanti presentava una cattiva salute cardiovascolare e diversi lavori comuni sono stati associati ad un aumentato rischio di cattiva salute cardiovascolare per le donne. Pertanto, rispetto alle donne in altre professioni, gli assistenti sociali avevano il 36 percento in più di probabilità di avere una cattiva salute del cuore; cassieri al dettaglio, 33 percento; e le donne in alcune funzioni sanitarie avevano una probabilità fino al 16 percento in più di avere una salute del cuore peggiore, specialmente nelle aree degli infermieri, della psichiatria e degli assistenti domiciliari. In particolare, gli infermieri avevano un rischio maggiore del 14% di cattiva salute cardiovascolare.

Programmi sanitari specifici

Tutte le analisi statistiche sono state adeguate per età, stato civile, istruzione e razza. Lo studio ha aiutato a identificare professioni specifiche che potrebbero beneficiare di programmi di salute sul luogo di lavoro per migliorare la salute del cuore.

"Molte delle professioni che avevano un alto rischio di cattiva salute cardiovascolare erano fornitori di assistenza sanitaria, come infermieri e assistenti sanitari a domicilio. Questo è sorprendente perché è probabile che queste donne abbiano maggiori conoscenze sui fattori di rischio cardiovascolare ", secondo l'autore dello studio, Bede Nriagu, ricercatore in Epidemiologia e Biostatistica presso la Dornsife School of Public Health presso la Drexel University di Filadelfia, in Pennsylvania.

Lo studio suggerisce che l'occupazione è un fattore determinante per la salute del cuore delle donne. Il medico competente dovrebbe identificare le persone ad alto rischio.

 

 

Da Reddacion medica e Portale della Salute