Permessi retribuiti per i padri e i parenti che accompagnano le madri ai controlli prenatali
Anche i padri del futuro nascituro o in sostituzione i parenti entro il secondo grado, potranno accompagnare la futura mamma ai controlli prenatali, usufruendo di permessi lavorativi retribuiti.
E’ quanto prevede un emendamento al Dl Family Act approvato nei giorni scorsi in Commissione Affari Sociali alla Camera, proposto dal M5S.
L’emendamento riguarda il riconoscimento del diritto delle donne in gravidanza ad essere accompagnate dal partner o da un parente di primo grado durante visite, esami e controlli prenatali.
In base all’emendamento, "i permessi per l'effettuazione delle prestazioni specialistiche per la tutela della maternità, rientranti nei livelli essenziali di assistenza ai sensi dell'articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502, eseguite durante l'orario di lavoro" potranno essere "riconosciuti, al fine di accompagnare la donna in stato di gravidanza, al coniuge, al convivente ovvero ad un parente entro il secondo grado".
Tra le altre disposizioni introdotte anche agevolazioni fiscali e incentivazioni per il diritto alla vita indipendente e all’autonomia abitativa per persone con disabilità per persone con disabilità, senza limite di età.
da Italia Oggi